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Ass. Laimer: per lo smaltimento ceneri una soluzione accessibile a tutti gli impianti di teleriscaldamento

L'assessore provinciale all'ambiente, Michl Laimer, respinge, definendole prive di fondamento, le critiche emerse da un articolo pubblicato in un media locale secono cuilo smaltimento delle ceneri fuori provincia comporterebbero maggiori costi per i cittadini. "Grazie all'Agenzia provinciale per l'ambiente è stata individuata una buona soluzione praticabile da tutti gli interessati."

La questione dello smaltimento delle ceneri derivanti dall'attività delle centrali di teleriscaldamento altoatesine deriva da una direttiva comunitaria, recepita dallo Stato italiano, che prescrive il divieto a partire dal 1. gennaio 2008 di conferire in discarica rifiuti che dano origine a polveri. La Giunta provinciale in considerazione della particoalre situazione in Alto Adige era riuscita ad ottenere una deroga e quindi una proroga dell'introduzione del divieto solo a partire dal 31 dicembre 2010. Ne consegue che con il 1. gennaio 2011 anche in provincia di Bolzano non è più possibile il conferimento di ceneri in discarica.
La Giunta provinciale nel lasso temporale intercorso fino alla scadenza della proroga ha cercato di individuare una soluzione pratica ed applicabile per tutti gli interessati. Concretamente se n'è occupata l'Agenzia provinciale per l'ambiente che in collaborazione con il Consorzio biomassa Alto Adige, che presieduto da Hanspeter Fuchs rappresenta 44 delle 67 centrali di teleriscaldamento altoatesine, ha sviluppato uno studio ad hoc sulla base del quale nell'autunno 2010 è stata indetta una gara d'appalto per lo smaltimento delle ceneri. È risultata vincitrice la ditta "Ecorott s.r.l." di Aldino che dal gennaio 2011 è così incaricata della raccolta delle ceneri degli impianti di teleriscaldamento consorziati ed del loro trasferimento per lo smaltimento e recupero in un impianto specializzato nel Bresciano. Tale soluzione è aperta anche agli impianti non consorziati che possono rivolgersi alla medesima ditta. I costi derivanti, come sottolinea Hanspeter Fuchs, non sono assolutamente maggiori rispetto ai costi applicati per lo smaltimento nelle discariche in provincia di Bolzano, che, anzi, comporterebbe costi accessori ai contribuenti altoatesini.

Per l'assessore Laimer, pertanto, non vi sarebbe motivo alcuno per mettere in dubbio la bontà della soluzione individuata dall'Agenzia provinciale per l'ambiente in collaborazione con il Consorzio biomassa Alto Adige. In tal modo, come sottolinea, si rispettano le prescrizioni comunitarie recepite a livello nazionale che vanno a tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente nelle aree attigue alle discariche.

SA