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Appello dell'ass. Laimer: non buttare le nuove borse della spesa biodegradabili nei rifiuti organici

Le nuove borse della spesa biodegradabili, obbligatorie per legge a livello nazionale, creano problemi agli impianti di compostaggio in Alto Adige. Come spiega l'assessore provinciale all'ambiente, Michl Laimer, il fatto che le le borse in distrubuzione nei negozi siano "biodegradabili" non significa anche che esse si possano destinare al compostaggio assieme ai rifiuti organici. Da qui l'appello alla popolazione a preferire le borse multiuso e a non conferire le borse assieme ai rifiuti organici nella raccolta differenziata.

Sostanze estranee nel compost.

Come spiega Giulio Angelucci, direttore dell'Ufficio gestione rifiuti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente, presso gli impianti di compostaggio di rifiuti organici i rifiuti conferiti devono essere sottoposti ad un controllo per quanto concerne le impurità già al momento dell'accettazione. Dalle borse contenenti rifiuti organici devono essere estratti manualmente tutte le sostanze estranee, dalla plastica al vetro o metalli. Sostanzialmente le borse non rientrano nella tipologia rifiuti organici o "bio" e costituiscono un aspetto problematico per tutti gli impianti di recupero.
Da qui l'appello dell'assessore provinciale all'ambiente ai cittadini altoatesini a rinunciare alle nuove borse biodegradabili"in distribuzione nelle reti di vendita e a prediligere l'impiego di borse multiuso, e a servirsi degli appositi sacchetti di carta per il conferimento dei rifiuti organici alla raccolta differenziata.
In tal modo, come sottolinea l'assessore, si risparmia nono solo denaro, ma anche si contribuisce alla tutela dell'ambiente.

SA