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Laimer sulla Rem-Tec: "Nessuna mancanza di trasparenza, massimo coinvolgimento"

L'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer risponde alle critiche provenienti dai comuni e dalle associazioni, che accusano la Provincia di non averli informati a sufficienza sul progetto dell'impianto di riciclaggio di rifiuti della Rem-Tec a Sinigo. "Abbiamo compiuto tutti i passi necessari in tema di informazione alle amministrazioni locali e alla popolazione - spiega Laimer - e in più è stato sviluppato un programma di prescrizioni molto rigido. "

L'assessore Laimer premette che quello di Sinigo non è un impianto per rifiuti nocivi come alcuni sostengono: i rifiuti pericolosi, ad esempio l'amianto, vengono separati e smaltiti trasferendoli in un impianto specializzato all'estero. "Come tutti i progetti di questa portata - prosegue Michl Laimer - anche quello della Rem-Tec ha dovuto ottenere il parere positivo per quanto riguarda la valutazione di impatto ambientale. Per tutta la durata del procedimento, tra l'altro, sia il progetto che lo studio relativo all'impatto ambientale sono stati a disposizione degli interessati presso l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e presso i comuni". E' stato inoltre rispettato un altro parametro, ovvero quello della pubblicazione su due quotidiani locali.

"Nonostante le precise indicazioni in materia - sottolinea l'assessore Laimer - i 30 giorni a disposizione sono trascorsi senza che vi fosse alcuna presa di posizione o richiesta di chiarimenti da parte di cittadini, associazioni o comuni, a partire da quello di Merano". Per smontare le accuse di "poca trasparenza", Laimer cita anche la pubblicazione della delibera della Giunta provinciale sulla valutazione di impatto ambientale del progetto Rem-Tec sia sulla Rete Civica che sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige.

Dal punto di vista tecnico, inoltre, il comitato ambientale, del quale fanno parte anche esperti del settore sanitario e rappresentanti delle associazioni impegnate nella tutela dell'ambiente, aveva dato il via libera al progetto prevedendo una rigida serie di prescrizioni per quanto riguarda l'acqua, l'aria, il rumore e lo smaltimento dei rifiuti. "Tutto ciò garantisce - sottolinea il direttore dell'Appa Luigi Minach - che i valori relativi all'impianto di Sinigo si debbano attestare in maniera significativa al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge". Inoltre, tra i provvedimenti in materia ambientale per tutta la zona circostante l'impianto, l'accordo stipulato tra il Comune di Merano e le imprese Rem-Tec ed Erdbau prevede un controllo costante dell'inquinamento acustico e da polveri, nonchè un monitoraggio visivo della zona tramite l'installazione di telecamere.

"Con questi accorgimenti - prosegue Michl Laimer - è possibile intervenire in corso d'opera con eventuali adeguamenti mirati ed efficienti". Infine l'assessore provinciale all'ambiente bolla come "totalmente prive di fondamento" le voci secondo le quali l'impianto sarebbe a rischio di inquinamento radioattivo. "A Sinigo non verrà stoccato nessun rifiuto radioattivo - conclude Laimer - l'ipotesi non è mai neppure stata presa in considerazione, e comunque non vi sarebbero le condizioni minime indispensabili per poter pensare a questo tipo di attività".

mb