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Appello di Laimer sui referendum di giugno: "Votare tre volte sì"

Il 12 e 13 giugno gli elettori torneranno alle urne per esprimersi su alcuni referendum: i più importanti saranno quelli sulla privatizzazione dell'acqua e sul ritorno dell'Italia all'energia nucleare. L'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer, in occasione della pubblicazione dei quesiti sulla Gazzetta Ufficiale, lancia un appello alla popolazione altoatesina, e invita a votare tre volte per il sì.

"Anche se a prima vista può sembrare un paradosso - spiega Laimer - chi è contrario alla privatizzazione dell'acqua e al ritorno del nucleare in Italia deve votare tre volte sì". I quesiti referendari sono formulati in modo tale che i favorevoli al mantenimento dell'acqua come "bene pubblico" debbano esprimersi due volte per il sì, e la stessa risposta affermativa debba essere apposta sulla scheda da coloro che sono contrari alla proposta del governo nazionale di far ritornare l'energia nucleare in Italia.

"L'acqua - sottolinea l'assessore Michl Laimer - deve restare un bene pubblico: solo in questo modo possiamo garantirne la qualità sotto tutti i punti di vista, e solo in questo modo possiamo far sì che tutti abbiano indistintamente accesso a questa risorsa primaria per i bisogni dell'uomo". Laimer ribadisce comunque che, al di là dell'esito del referendum, la Provincia di Bolzano rimarrà "fedele" all'attuale sistema di gestione delle risorse idriche. "Funziona in maniera efficiente - commenta - è adeguato alle nostre necessità e ci garantisce sicurezza, qualità e tariffe molto basse".

Per quanto riguarda, invece, il referendum sul nucleare, l'assessore all'ambiente si dice "convinto" che quanto sta accadendo in Giappone parli da solo. "Nonostante ciò - spiega Laimer - il governo italiano si sta muovendo nella direzione opposta rispetto alla maggior parte degli altri paesi, continuando a promuovere il ritorno all'energia atomica. Al di là degli evidenti rischi, non bisogna dimenticare che l'uranio è una risorsa in via di esaurimento, e che il nucleare crea una doppia pericolosa dipendenza: da un lato per l'importazione della materia prima, e dall'altro per lo smaltimento delle scorie. Per questo invito tutti a votare sì: per mantenere l'Italia un paese senza energia atomica".

Anche sul tema dell'approvvigionamento energetico, comunque, l'Alto Adige proseguirà per la propria strada, indipendentemente dalle scelte che verranno fatte a livello nazionale. "Punteremo sempre di più sul risparmio - sottolinea Michl Laimer - e sulle fonti rinnovabili, che proprio in Italia avrebbero un potenziale enorme: pensiamo al sole, al vento o alla geotermia".

mb