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Itinerari di mountain bike: siglato l'accordo tra contadini e operatori turistici

Grazie alla mediazione dell'assessore provinciale Hans Berger è stato siglato oggi (15 aprile) a Bolzano l'accordo quadro tra l'Associazione provinciale delle organizzazioni turistiche e l'Unione agricoltori che regola gli itinerari per mountain bike e che risolve una questione che si trascinava da dieci anni.

Firma dell'accordo quadro: da sinistra, l'Obmann del Bauernbund Tiefenthaler, l'assessore Berger e il presidente di LTS Hofer (Foto: Pertl)

"Vanno create le condizioni per garantire una coesistenza ottimale tra escursionisti, ciclisti e proprietari dei terreni, che comincia dalla prudenza, dalla precedenza per i pedoni e dalla tutela di flora e fauna", ha premesso l'assessore Berger illustrando i termini dell'intesa raggiunta tra contadini e operatori turistici. Solo in questo modo, infatti, la pratica della mountain bike potrà essere accettata in modo diffuso. La questione dei percorsi e tracciati di mountain bike in Alto Adige ha generato in passato molta insicurezza: non esiste un divieto di transito generalizzato per MTB, che spesso passano su proprietà pubbliche o private dove i ciclisti sono semplicemente tollerati anziché essere soggetti a regolamentazioni precise. "Allo stesso modo - ha aggiunto Berger, mediatore dell'accordo - è importante evitare ai proprietari dei fondi rischi di responsabilità connessi agli itinerari delle mountain bike o costi aggiuntivi per la manutenzione del terreno utilizzato come percorso ciclabile."

Diventa quindi consigliabile richiedere ai proprietari dei fondi una dichiarazione di consenso scritta e in tale contesto l'accordo quadro siglato oggi tra l'Associazione provinciale delle organizzazioni turistiche-LTS e l'Unione agricoltori-Bauernbund va incontro alle esigenze delle parti. Come hanno confermato l'Obmann del Bauernbund Leo Tiefenthaler e il presidente di LTS Ambros Hofer, l'intesa fornisce direttive per regolare tutti gli aspetti della questione, "ma offre anche sufficiente spazio di manovra per tenere conto delle particolarità delle singole zone e delle singole situazioni."

L'intesa si propone come base di riferimento per la stipula di contratti tra proprietari di fondi e operatori turistici: prevede che le organizzazioni turistiche, in qualità di enti gestori degli itinerari ciclabili, si assumano la responsabilità civile e amministrativa. Inoltre, la polizza di assicurazione comprende un'assicurazione di tutela giuridica e di responsabilità civile per i proprietari dei fondi. L'accordo attribuisce agli operatori turistici l'obbligo della manutenzione degli itinerari, compresi la pulizia e lo smaltimento dei rifiuti. Stesso discorso per la segnaletica, fondamentale soprattutto nei casi in cui il tracciato venga utilizzato anche dalle macchine agricole.

Riguardo agli indennizzi, l'accordo quadro fonisce un margine piuttosto ampio per la stipula di contratti a livello locale. Oltre all'uso gratuito dei fondi privati diventa quindi possibile un indennizzo dei proprietari, fissato con importo forfettario annuale o per metro lineare oppure in percentuale rispetto al fatturato annuale dell'organizzazione turistica. Il proprietario del terreno può scegliere di occuparsi direttamente della manutenzione ordinaria, nel qual caso ha diritto a un indennizzo. Nei prossimi mesi le due associazioni garantiranno informazione e consulenza ai rispettivi iscritti.

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