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Depurazione in alta montagna da ottimizzare

Nell'ambito del convegno "Funzione e gestione di depuratori presso rifugi alpini" organizzato dall'Agenzia provinciale per l'ambiente, oggi, martedì 10 maggio 2011, poco meno di una trentina di gestori di rifugi si sono informati sugli aspetti giuridici, ecologici e tecnici della depurazione delle acque. Migliorare manutenzione e dotare alcuni rifugi di impianti di depurazione.

Il convegno su rifugi alpini e depurazione delle acque rientra nelle iniziative per i 15 anni dell'Agenzia provinciale per l'ambiente.

La tutela delle acque in alta montagna è un tema rilevante assai delicato. Se da un lato l'area di alta montagna è territorio particolarmente sensibile dal punto di vista ecologico, dall'altro la depurazione delle acque nelle aree alpine battute da un crescente flusso turistico presenta spesso alcune difficoltà tecniche. Il legislatore ha stabilito che entro la fine del 2012 tutti i rifugi alpini siano dotati di un impianto di depurazione; inoltre, gli impianti esistenti dovranno essere gestiti in modo ottimale.
Su circa 90 rifugi alpini presenti in Alto Adige i due terzi dispongono di un piccolo impianto di depurazione; vi è necessità di intervento in una dozzina di rifugi, dove negli scorsi anni in vista del passaggio di competenze alla Provincia di Bolzano non sono stati effettuati investimenti.
Proprio al fine di informare i gestori di rifugi alpini sugli aspetti giuridici, ecologici e tecnici della tutela e della depurazione delle acque, l'Agenzia provinciale per l'ambiente ha organizzato il convegno "Funzione e gestione di depuratori presso rifugi alpini". Come ha riferito Ernesto Scarperi, direttore dell'Ufficio tutela delle acque, resta ancora problematico in molti casi la manutenzione degli impianti che viene effettuata dai gestori dei rifugi al margine della loro attività. Scarperi ha riferito anche del rilevamento dei piccoli impianti di depurazione effettuato a cura dei Comuni ed appena concluso che ha evidenziato come una gran parte degli impianti non corrispondono agli obblighi.
Degli aspetti tecnici connessi alla gestione e manutenzione di impianti di depurazione a filtro e a dispersione, di cui dispone la maggior parte dei rifugi, ha parlato Robert Faes, vicedirettore dell'Ufficio tutela delle acque.
Al termine del convegno è seguti la visita ad un impianto di depurazione modello nel comune di Barbiano tra Ponte Gardena e Chiusa, previsto per 40.000 abitanti nominali. 

SA

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