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Valli Martello e Sarentino: nel suolo scarsa presenza di sostanze organiche dell'atmosfera

La Provincia di Bolzano partecipa ad un progetto di ricerca dell'Università di Darmstadt finanziato dalla Società di Ricerca Tedesca volto ad individuare la presenza nel terreno di aree alpine di sostanze organiche provenienti dall'atmosfera con pioggia e neve o per deposito diretto. Le valli altoaesine oggetto della ricerca, Martello e Sarentino, risultano ad una prima valutazione poco interessate dalla presenza di tali sostanze.

Un campionamento eseguito in Alto Adige nell'ambito del progetto seguito dall'Università di Darmstadt e dall'Ufficio idrografico.

La campagna di ricerca a cura del gruppo di lavoro "idrogeologia" dell'Università di Darmstadt, guidato da Thomas Schiedek e Michaela Laxander, è finanziato dalla Società di Ricerca Tedesca ed ha preso il via nel luglio 2009 e dovrebbe concludersi nell'autunno 2011.
L'individuazione delle sostanze indagate avviene con l'analisi di aria e pioggia e per mezzo di prove sul terreno. Le aree altoatesine interessate dalla ricerca sono la val Martello e la val Sarentino; il progetto, definito assai interessante da Hanspeter Staffler, direttore della Ripartizione Protezione Civile, è seguito dall'Ufficio idrografico (nella persona del metereologo Daniel Schrott) e viene supportato dal Parco Nazionale dello Stelvio, dalla stazione forestale della val Sarentino, dalle Funivie di Solda, dai Comuni di Martello e Sarentino, e dagli agricoltori delle due valli che mettono a disposizione i propri terreni per l'effettuazione delle misurazioni a cura del gruppo di ricercatori.
In base ad una prima valutazione le aree indagate in val Martello e val Sarentino risultano essere poco interessate dalla presenza di idrocarburi IPA e da un composto di cloro PCB. Gli IPA derivano da processi di combustione (da traffico, riscaldamento incendi boschivi), mentre gli PCB derivano da stucchi e colori ignifughi, non più prodotti in Europa, presenti ancora in vecchi edifici che si disperdono nell'aria e poi nel terreno. I dati raccolti finora mostrano che la concentrazione di IPA aumenta in modo particolare durante il periodo invernale per l'uso del riscaldamernto domestico, mentre la presenza dei PCB è più elevata nei mesi con temperature elevate, ad esempio, per le esalazione derivanti da vecchi edifici.
A campagna conclusa vi sarà una valutazioen finale dei dati che saranno comparati a quelli rilevati nella Foresta Nera e nella catena montuosa del Taunus in Germania.

Info alla pagina web

http://sites.google.com/site/projectcoldcondensation

SA