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Laimer contro il SISTRI: "Troppi problemi, non porta vantaggi"

Mancano meno di due settimane al 1° giugno, data della definitiva entrata in vigore in tutta Italia del SISTRI. L’assessore provinciale all’ambiente Michl Laimer si schiera contro il nuovo sistema. “Il periodo di prova – spiega Laimer – è stato un disastro: il SISTRI non funziona, e anzichè portare vantaggi alle aziende crea solo enormi difficoltà. E' necessario prima risolvere i problemi”.

L'obiettivo del SISTRI (sistema per il controllo della tracciabilità dei rifiuti) è quello di sostituire con una semplice comunicazione elettronica tutti i documenti attualmente necessari per le operazioni di smaltimento dei rifiuti da parte delle aziende. Ciò che, a prima vista, può sembrare un positivo passo in avanti sulla strada della trasparenza e dell’abbattimento della burocrazia, rischia invece di trasformarsi in un boomerang. Anche le aziende altoatesine, lo scorso 11 maggio, hanno partecipato al cosiddetto “Click day”, ovvero la giornata in cui testare l’efficienza e la tenuta del sistema. I risultati sono stati scoraggianti: connessioni internet sovraccariche, chiavette USB non funzionanti, un’enorme perdita di tempo per il personale.

“La Giunta provincale – sottolinea Michl Laimer – è a conoscenza della gravità del problema, ma non avendo competenza in materia non può muoversi direttamente”. L’assessore all’ambiente ribadisce comunque che la Provincia, su questo tema, si schiera con decisione a fianco delle aziende. “Le prove che sono state eseguite – commenta Laimer – hanno messo in luce tutte le carenze del sistema. Anche se da Roma assicurano che nelle prossime due settimane riusciranno a risolvere i problemi, non credo che sia realistico pensare di introdurre il SISTRI già a partire dal 1 giugno perché le questioni ancora aperte non sono risolvibili in così poco tempo. Ritengo che il Ministero competente debba togliere tutta questa pressione dalle spalle delle aziende, e per farlo c’è un’unica soluzione: rimandare l’entrata in vigore del nuovo sistema e nel frattempo mettere a punto sotto il profilo tecnico il nuovo sistema”.

mb