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Due anni delle Dolomiti patrimonio Unesco, Laimer: "Poste le basi per il futuro"

La Fondazione è stata creata, i programmi per la gestione dell'immagine e del territorio sono prossimi alla sottoscrizione. A due anni di distanza dal riconoscimento delle Dolomiti patrimonio naturale dell'umanità, le cinque province coinvolte nel progetto hanno pressochè completato i lavori preliminari richiesti dall'Unesco. "Sono state poste le basi - sottolinea l'assessore Michl Laimer - per lavorare sul futuro del territorio".

26 giugno 2009: a Siviglia l'Unesco concede alle Dolomiti il riconoscimento di patrimonio naturale dell'umanità. Domenica verrà dunque festeggiato il secondo compleanno di questo storico traguardo, ed è già tempo di fare i primi bilanci. "Il riconoscimento dell'Unesco può essere paragonato ad un premio Nobel - commenta l'assessore Michl Laimer, che in Giunta provinciale ha le competenze sull'ambiente - con la differenza che il secondo viene solitamente assegnato a fine carriera, mentre per il primo c'è l'evidente necessità di proseguire con ancora maggiore impegno nell'opera di tutela di un territorio unico".

Durante questi 24 mesi, il lavoro si è concentrato principalmente sulla creazione di fondamenta solide per la futura amministrazione e gestione del patrimonio. "Un'operazione non facile - ammette Laimer - se consideriamo che ogni scelta coinvolge cinque province". Il passaggio più importante, nonchè obbligatorio, è stato la nascita della Fondazione Dolomiti Unesco, che ha il compito di gestire dal punto di vista amministrativo tutta l'operazione, mentre un'altra tappa fondamentale sarà la sottoscrizione dei piani per la gestione generale e turistica del territorio. "Entrambi sono previsti dall'Unesco - spiega l'assessore Michl Laimer - e in tutti e due i casi siamo davvero ad un passo dall'intesa definitiva. In autunno ci sarà un sopralluogo dei rappresentanti dell'organizzazione mondiale, e non ho alcun dubbio che per allora tutto sarà messo nero su bianco".

Una volta poste le basi per la gestione organizzativa delle Dolomiti patrimonio naturale dell'umanità, si tratterà però di fare un'ulteriore salto di qualità. "Dobbiamo rendere vivo e visibile questo importante riconoscimento - prosegue Laimer - per avvicinare sempre di più a questo splendido territorio non solo i turisti, ma anche la popolazione locale. Per questo motivo partiranno a breve una serie di campagne e iniziative di sensibilizzazione: pubblicazioni, documentari, nuove cartine per le escursioni e la segnaletica ad hoc all'ingresso delle zone poste sotto tutela, per le quali c'è già l'accordo tra le cinque province su un monitoraggio ambientale comune e ad ampio raggio".

Queste, dunque, le principali linee-guida che orienteranno nei prossimi anni l'attività della Fondazione Dolomiti Unesco. "Dobbiamo essere estremamente orgogliosi del riconoscimento arrivato due anni fa dall'Unesco - conclude l'assessore all'ambiente - ma non possiamo cullarci sugli allori: tutti devono continuare a lavorare e impegnarsi affinchè le Dolomiti patrimonio naturale dell'umanità diventino il miglior biglietto da visita del nostro territorio".

Per informazioni e foto sulle Dolomiti patrimonio naturale dell'umanità Unesco: www.provincia.bz.it/aprov/giunta-provinciale/1885.asp

mb