Ambiente | 27.06.2011 | 13:59

Dalla Giunta: salvaguardare i posti di lavoro nel Parco dello Stelvio

La Giunta provinciale punta a salvaguardare il posto di lavoro del personale stagionale del Parco nazionale dello Stelvio e lavora per trovare l'intesa con la Regione Lombardia nelle questioni ancora aperte sulla futura gestione, dal finanziamento alla nomina del Presidente: è quanto ha dichiarato oggi (27 giugno) Luis Durnwalder dopo la seduta di Giunta.

Come noto, dopo essere stata già approvata in Consiglio dei ministri, la norma di attuazione dello Statuto di autonomia che prevede il trasferimento della gestione del parco nazionale dello Stelvio ad Alto Adige, Trentino e Lombardia giace ancora alla firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato infatti ha segnalato la volontà di firmare solo in presenza di un'intesa tra tutti i territori interessati.

"I nostri tecnici stanno lavorando nel gruppo di lavoro con quelli di Trentino e Lombardia per chiarire i punti ancora in discussione", ha spiegato Durnwalder. Quello che richiede una soluzione immediata riguarda la salvaguardia occupazionale per una settantina di persone impiegate con contratto stagionale nei tre versanti del Parco nazionale: "Il contratto scade a fine ottobre ma rischiano il licenziamento il 30 giugno perchè il Ministero non può garantire la loro retribuzione poiché il capitolo di spesa è soggetto alle limitazioni del patto di stabilità", ha detto il presidente Durnwalder. Per quanto concerne la parte altoatesina, la Provincia si attiverà con Roma e gli enti coinvolti cercando di sbloccare la situazione e, in alternativa, è disposta a intervenire attraverso i propri Assessorati alle Foreste e all'Ambiente per garantire l'occupazione al personale sino alla naturale scadenza del contratto. La spesa stimata è di 200mila euro per circa 4 mesi, beneficiari 24 lavoratori.

Tra gli altri punti aperti, che un Comitato tecnico dovrà chiarire sin da oggi per preparare la decisione politica finale, figura il finanziamento dell'amministrazione del Parco: la Lombardia, che non ha competenza primaria, insiste che tali costi vengano sostenuti dalle due Province autonome. "Siamo pronti a coprirli anche per la Lombardia, a patto che tali spese vengano fatte rientrare nel fondo dei 40 milioni che l'Accordo di Milano prevede come contributo della Provincia autonoma ai Comuni confinanti", ha ribadito Durnwalder.

pf