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Centro Laimburg: presentati esiti sperimentazioni per agricoltura biologica

Le reti antigrandine combattono i parassiti; è uno degli esiti delle inconsuete e creative prove sperimentali che i tecnici della sezione agricoltura biologica del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno presentato ieri, 25 agosto 2011.

Le reti antigrandine proteggono le piante dai parassiti quali le carpocapse. (Foto: USP/Centro Laimburg)

Per risolvere i problemi dell’agricoltura biologica è necessaria una sperimentazione intensiva e a lungo termine visto che è ammesso in via quasi esclusiva l’uso di metodologie biologiche sulle piante. Questo quanto affermato da Martin Kelderer, responsabile della sezione – una sfida alla creatività degli scienziati.

Da decenni il Centro Laimburg si occupa di agricoltura biologica esaminando le colture presenti in Alto Adige e cercando di sviluppare metodi e tecniche per una produzione efficace rispettando le regole dell’agricoltura biologica.Ogni anno, i ricercatori del Centro Laimburg svolgono 40 prove sperimentali in materia.

Nell’ambito della giornata informativa sono stati resi noti gli esiti di alcune delle prove sperimentali. È emerso, ad esempio, che le reti antigrandine allontanano parassiti delle piante quali le carpocapse e possono avere effetti di diradamento sui meli contribuendo a migliorare la qualità e la capacità di conservazione. Come ha riferito Kelderer “Abbiamo osservato che file di meli assalite dalle carpocapse non hanno sofferto più danni dai parassiti, se erano protetti di reti antigrandine”.

Presso il Centro Laimburg vengono altresì esaminati metodi nuovi per il diradamento dei meli. Gli ricercatori hanno fatto delle prove applicando degli estratti vegetali oleose sulle foglie degli alberi. Queste sostanze chiudono una parte dei pori delle foglie limitando perciò la fotosintesi delle piante (cosiddetto shock della fotosintesi). In tal modo viene sostenuta e potenziata la caduta naturale dei frutti che avviene a giugno. Alcune delle sostanze testate hanno dato risultati promettenti.

La richiesta di agroalimentari di produzione biologica è in aumento continuo. Di consequenza, anche l’agricoltura biologica in Alto Adige è cresciuta notevolmente. Nel 2010 più di 700 aziende hanno lavorato i loro beni seguendo le direttive dell’agricoltura biologica, tra i quali 200 sono attivi nella frutticoltura e viticoltura biologica.

SA