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Inaugurata l’Oasi della quiete Bagni di Pedraces a Badia

L’oasi della quiete Bagni di Pedraces a Badia - Pantan Saré, la quarta delle dieci Oasi previste, è stata inaugurata dall'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer sabato scorso 1° ottobre 2011. La sorgente era stata risanata di recente.

Il brindisi a base di acqua minerale: L’assessore Michl Laimer, il decano Franz Sottara, il sindaco Giacomo Frenademetz e La geologa dell’Ufficio Gestione risorse idriche, Astrid Sapelza (da sinistra).

"Attraverso questo progetto siamo invitati a renderci conto del valore dell’acqua non solo da un punto di vista materiale ma anche ideale perché tutti dipendiamo dall’acqua", cosí l’assessore Michl Laimer che con il sindaco di Badia Giacomo Frenademetz,e Astrid Sapelza, geologa dell’Ufficio gestione risorse idriche hanno inaugurato l’Oasi della quiete Bagni di Pedraces. Hanno allietato l’avvenimento la 4° e 5° classe Elementare di San Leonardo in Badia con i loro canti e l’esibizione del Percussion Trio J.E.M.. Il Decano Franz Sottara ha benedetto i manufatti relativi alla sorgente e l’acqua che è di nuovo a disposizione della popolazione locale, rievocando cosí l’antica tradizione dei bagni rustici in Alto Adige molto in voga nel secolo scorso.
Il progetto è una collaborazione tra la Ripartizione Acque pubbliche ed Energia (Ufficio Gestione risorse idriche) e la Ripartizione Opere idrauliche, che ha eseguito i lavori di captazione della sorgente e preparazione dell’area per l’oasi della quiete.
L’Oasi della quiete Bagni di Pedraces è la quinta finora realizzata dopo quelle di Bagno Taufer, Bagni di Rumestluns, Bagno Lad e Sopracqua.
L'Ufficio provinciale Gestione risorse idriche si è assunto il compito, non solo di descrivere la varietà delle acque minerali dell'Alto Adige, installando cartelli informativi, ma valorizzando le sorgenti alla loro origine, risanandole e captandole nuovamente. L’idea è nata nel 2007 e il progetto “Oasi della quiete presso le sorgenti minerali” è partito nel 2008. L'acqua della sorgente che sgorga da una fontana sarà a disposizione del visitatore per l'assaggio e il luogo accogliente lo inviterà al riposo.
Elemento essenziale dell’oasi della quiete, vicino alla panchina, è la fontana realizzata con un disco di roccia. Esso rappresenta la roccia dalla quale emerge l’acqua della sorgente minerale e la natura rocciosa del bacino imbrifero della sorgente. La roccia utilizzata per la fontana dell’oasi della quiete Bagni di Pedraces è la dolomia. Una tabella illustrata descrive il contesto al visitatore che così viene invitato all’assaggio dell’acqua utilizzando l’erogatore predisposto.

 

Informazioni sulla sorgente minerale Bagni di Pedraces (dalla pubblicazione “Preziosi zampilli dalla roccia profonda”)

All’inizio del XIX° sec. scienziati e dottori notarono per la prima volta una sorgente a Pedraces, la quale grazie alle sostanze contenute poteva essere molto adatta per bagni curativi. Tuttavia fu solo nel 1850 che vennero costruite alcune semplicissime cabine per i bagni vicino alla sorgente, nella casa dell’orafo Canins. La prima analisi approfondita dell’acqua avvenne nel 1858 grazie al professor v. Rost di Innsbruck. Nel 1885 le cabine per i bagni furono spostate vicino all’albergo Nagler. Attraverso una tubatura di legno l’acqua veniva condotta alla cabina. Nel 1905 lo stabilimento per bagni viene allestito in un edificio dell’albergo Nagler. L’acqua sulfurea veniva utilizzata per curare reumatismi, malattie della pelle e disturbi alle vie respiratorie. La famiglia Nagler si è occupata dello stabilimento per bagni fino agli anni ‘50. Da allora la sorgente scorre inutilizzata lungo un terreno ai margini del bosco di Pedraces.
L’acqua è classificata come leggermente mineralizzata, fluorata.  Contiene solfuri, iodio e tracce d’alluminio, boro, bario, bromo, berillio, rame e litio. La temperatura alla sorgente è di 7,1°C e la conducibilitá è pari a 350 µS/cm.
Le rocce del bacino imbrifero della sorgente sono composte per la maggior parte dalla Dolomia Principale, dalla Formazione di Raibl, dalla Dolomia Cassiana, dai sedimenti argillosi e dalle marne della Formazione di S. Cassiano e dai tufi della Formazione di La Valle. L’acqua scorre lungo le fenditure delle rocce dolomitiche nel sottosuolo e giunge nei fini sedimenti della Formazione di S. Cassiano e La Valle, dai quali l’acqua assimila i suoi componenti tipici.

SA