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Al via campagna "Grazie alla castrazione meno sofferenza" per limitare il randagismo felino

La campagna di sensibilizzazione per la castrazione dei gatti in libera circolazione in Alto Adige, "Grazie alla castrazione meno sofferenza", è stata avviata oggi, martedì 4 ottobre 2011, Giornata mondiale degli animali, dall'assessore provinciale Hans Berger e dai promotori. L'obiettivo è ridurre le popolazioni di randagi in Alto Adige e le problematiche annesse. È un progetto promosso dal gruppo di lavoro "Katzenhilfe/Pro felino" in collaborazione tra la Ripartizione agricoltura della Provincia ed il Servizio veterinario provinciale.

L'assessore Berger (centro) presenta campagna di sterilizzazione gatti assieme a Stifter (sx), vice Servizio veterinario provinciale, e Morosetti (dx) Servizio veterinario Aziendale ((FOTO: USPA.Pertl)

In Alto Adige vivono circa 55.000 gatti e 33.000 cani; 1.500 gatti vivono in circa 150 gruppi distribuiti nel territorio provinciale. Per i cani è previsto l‘obbligo d‘identificazione tramite microchip, per i gatti è facoltativa.
La Legge provinciale n. 9/2000, come ha sottolineato il vicepresidente della Giunta provinciale Hans Berger, cosí come la Legge quadro nazionale n. 281/1991, prevedono che i gatti randagi vengano castrati sotto controllo del Servizio Veterinario dell‘Azienda sanitaria e che siano successivamente reintrodotti nelle relative colonie di appartenenza. È importante evitare che gli animali soffrono inutilmente e come recita la campagna "Grazie alla castrazione meno soferenza". 
Ogni anno, come ha riferito Ernst Stifter, vice responsabile del Servizio Veterinario provinciale, presso i canili/rifugi per animali della Sill, di Naturno e di Vandoies, nonché presso i veterinari privati, sono circa 1.200 i gatti che vengono sterilizzati in Alto Adige. 
La Ripartizione agricoltura della Provincia, come ha proseguito l'assessore Berger, per l‘anno 2011 assegna contributi per 310.000 Euro ad undici associazioni per la protezione animali attraverso il Servizio Veterinario Provinciale. Per l‘anno 2012 è previsto un aumento di tali contributi fino a 320.000 Euro.

L'idea che sottende all'iniziativa è che gli animali randagi non castrati (sia maschi che femmine), dopo aver raggiunto la maturità sessuale a circa sei mesi di vita, possono riprodursi in maniera incontrollata con conseguente aumento della popolazione felina randagia. I randagi spesso soffrono la fame ed il freddo, sono causa di incidenti e ne sono anche vittime, e in molti casi sono portatori di gravi malattie virali.
La campagna, da un lato, fà appello alla ragione ed alla coscienza dei proprietari di gatti che lasciano circolare liberi i loro amici a quattro zampe, e dall’altro, anche i responsabili a livello territoriale vengono invitati a prendere sul serio la problematica ed ad intervenire con azioni mirate per frenare un fenomeno in crescita.
La sovrappopolazione causata dalla riproduzione incontrollata rende necessaria la sterilizzazione dei gatti randagi su tutto il territorio e la imminente campagna di sensibilizzazione invita ogni proprietario di animali a farsi carico delle proprie responsablità. La castrazione non deve essere intesa come qualcosa di “innaturale”, quello che è innaturale è l’indifferenza nei confronti dei gatti sofferenti.
Manifesti e volantini nonché materiale informativo sulla castrazione saranno distribuiti attraverso il Servizio Veterinrio provinciale, le organizzazioni di tutela degli animali, i veterinari, le Scuole professionali di economia domestica, il Consorzio dei Comuni e l'associazione dei contadini Südtiroler Bauernbund.
Inoltre, per sensibilizzare i bambini ad un giusto comportamento con gli animali domestici il Servizio veterinario aziendale dell'Azienda Sanitaria ha predisposto materiale informativo cartaceo ed un DVD "Animali che vivono insieme a noi" che saranno distributi in primo luogo alle scuole, ma che come fà presente Giulia Morosetti, che li ha presentati, possono essere richiesti da tutte le persone interessate.

 

SA

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L'Assessore Berger sull'importanza della campagna di sensibilizzazione