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Dalla Giunta: catturato l'orso in val d'Ultimo, ora con radiocollare

La scorsa notte l'orso che girovaga per la val d'Ultimo è stato preso al laccio e catturato: dopo essere stato narcotizzato, gli è stato applicato un radiocollare e all'alba il plantigrado è tornato tra i boschi. È quanto ha riferito oggi (17 ottobre) il presidente Luis Durnwalder in apertura di seduta della Giunta provinciale. Si attende la risposta del Ministero alla richiesta di trasferimento dell'animale problematico in altre area o struttura.

L'orso catturato, narcotizzato, munito di radiocollare e poi rimesso in libertà

Erano circa le 21.15 di domenica quando il personale dell'Ufficio provinciale caccia e pesca, in collaborazione con il Servizio faunistico di Trento e l'Istituto zooprofilattico, è riuscito a catturare l'orso che nei giorni scorsi aveva predato alcune pecore nella zona di S. Valpurga d'Ultimo. I tentativi di cattura sono iniziati mercoledì sera e sono durati cinque notti. La decisione di catturare risulta dai criteri gestionali fissati dal PACOBACE (piano d’azione per l’orso), a cui la Giunta provinciale, su proposta del Ministero dell’Ambiente, ha aderito con delibera 282/2008. L’orso si era reso responsabile di predazioni di pecore nei giorni tra l’8 e l’11 ottobre, la problematicità risultava dal fatto che tali predazioni erano state effettuate nei prati vicini ai masi e dal fatto che l’orso ritornava sul posto per cibarsi delle pecore.

"La Provincia - ha ricordato il presidente Durnwalder, che ha riferito della cattura alla Giunta provinciale - era stata autorizzata già ad agosto 2011 dal Ministero dell’Ambiente a catturare l’orso a scopo di radiomarcaggio, dopo che in val d’Ultimo il plantigrado aveva predato due vitelli e un cavallo." L’operazione di cattura è stata eseguita con l’impiego di appositi lacci, posizionati presso una delle pecore predate dall’orso, lasciata sul posto come esca per il plantigrado. Dopo la narcotizzazione e l’applicazione del radiocollare è stato sorvegliato il risveglio dell’animale, che, superati gli effetti della narcosi, alle prime luci dell’alba era già riuscito a ritornare in bosco.

Il presidente Durnwalder ha spiegato che all’orso è stato applicato un collare con trasmettitore satellitare (GPS), "che permette di monitorarne gli spostamenti, in particolare durante le ore serali e notturne." Qualora l’orso dovesse avvicinarsi a centri abitati o effettuare ripetutamente delle predazioni sul bestiame domestico, la conoscenza della sua posizione permetterà di intervenire effettuando azioni di dissuasione che dovrebbero infondere nell’orso un maggior timore nei confronti dell’uomo. Durnwalder ha inviato nei giorni scorsi una formale richiesta al Ministero per il prelievo dell'orso, considerata appunto la sua problematicità, e per il suo trasferimento in altra area o struttura adeguata: "Attendiamo una risposta da Roma, nel frattempo seguiamo con la massima attenzione i suoi spostamenti", ha concluso il Presidente.

Oltre al personale dell’Ufficio caccia e pesca (responsabile Martin Stadler, coadiuvato da Martin Trafoier e Davide Righetti), ha collaborato alla cattura il tecnico forestale Paolo Zanghellini, responsabile delle catture in provincia di Trento. Le operazioni di narcotizzazione e di assistenza veterinaria sono avvenute sotto la responsabilità di Karin Trevisiol del Servizio profilattico delle Tre Venezie. 

 

 

 

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Le decisioni della Giunta Provinciale 17-10-2011

Il Presidente Durnwalder sul futuro dell'orso