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Qualità dell'aria: misure in vigore dal 1° novembre 2011

A partire dal 1° novem­bre 2011 entreranno in vigore limitazioni al traffico previste nel piano NO2. Sono le stesse già individuate negli inverni scorsi per il PM10. Per le le PM10, quest’inverno cessano i divieti preventivi (blocco delle macchine Euro 0 ed 1 e motorini a due tempi) in 14 comuni. Il nuovo Piano d’azione PM10 elaborato dall’APPA., diventa operativo solamente se viene superata la soglia annuale (30 supera­menti) ed i provvedimenti sul traffico interesseranno solo i sei più grandi centri urbani, (Bol­zano, Merano, Bressanone, Laives, Brunico e Appiano).

A livello europeo i principali inquinanti dell’aria che fanno registrare superamenti dei limiti di legge e per i quali sono previste ed in parte già attivate delle procedure d’infrazione sono il biossido di azoto (NO2) e le polveri sottili fra cui il PM10. Il primo è causato principalmente dal traffico mentre le PM10 sia dal traffico (diesel) che dalla combustione della legna. Onde evitare pesanti sanzioni gli stati interessati dai superamenti, come anche l’Italia e l’Alto Adige, sono obbligati ad elaborare dei piani di risanamento che prevedono il rispetto dei valori limite nel più breve tempo possibile. Ma anche per le situazioni a norma, come nel nostro caso per le PM10, sussiste l’obbligo di pianificare interventi mirati ad evitare un superamento. Sentiamo in proposito da Luigi Minach, direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente (APPA) come si  presenta la situazione in Alto Adige.

Piano di risanemento NO2.  Il valore limite imposto dall’UE per l’NO2 (media annuale di 40 µg/m³) è superato già da molto tempo nei comuni di Bolzano e Bressanone ed anche in una fascia larga fino a circa 420 m lungo tutto il percorso dell’autostrada del Brennero (116 km). Ora però la norma europea impone che venga adottato un piano di risanamento che ne preveda il rispetto entro il 2015. Inoltre, chi non adotta il piano e dimostra con simula­zioni modellistiche di riuscire a ri­spettare il valore limite entro il 2015, è soggetto a procedura d’infrazione a partire dal 2011. Da qui la necessità di intervenire tempestivamente.
Dal catasto delle emissioni emerge che gli ossidi di azoto in provincia di Bolzano sono dovuti per il 70 per cento dal traffico veicolare e che il 45 per cento degli stessi è causato dal traffico circolante sull’autostrada del Brennero (soprattutto dai veicoli pesanti).
Perciò oltre al traffico in città l’A22 è un’importante fonte d’emissione per gli ossidi di azoto. Con questi dati e complesse simulazioni modellistiche l’APPA ha elaborato un piano di riduzione dell’ NO2 approvato prima dai comuni di Bolzano e Bressanone e poi anche dalla Giunta provinciale nel gennaio 2011. Il piano prevede la limitazione alla circolazione per i veicoli più inquinanti, il rin­novo per parco circolante degli autobus, la costruzione di nuovi edifici in standard Casa Clima A, la ristruttu­razione energetica di alcuni edifici pubblici, il piano della mobilità ed il piano CO2 della città di Bolzano, la circonvallazione di Bressanone, l’ampliamento delle reti di teleriscaldamento di Bol­zano e di Bressanone, ed altro.

Nel particolare, le limitazioni al traffico previste nel piano NO2 entreranno in vigore dal 1° novem­bre 2011 e sono le stesse già individuate negli inverni scorsi per il PM10. Cioè, per gli Euro 0, Euro 1, moto 2 tempi, nelle fasce orarie 7:00 - 10:00 e 16:00 - 19:00, dal lunedì al venerdì esclusi sabato e dome­nica. Cambia invece l’estensione temporale (saranno in vigore per tutto l’anno) e la loro esten­sione territoriale (a Bolzano tutto il territorio comunale escluso l’asse nord-sud dell’arginale e a Bressa­none la parte di territorio compresa tra il portale nord ed il portale sud della nuova variante). Altra novità è l’estensione del divieto a tutti i veicoli diesel Euro 2 a partire dal 1° novembre 2013.

La Provincia di Bolzano è stata la prima in Italia ad adottare un piano di risanamento per l’NO2 (17 gennaio 2011) ed ha già provveduto ad inviarlo al Ministero per l’ambiente. In esso emerge chiara­mente che nonostante le contromisure prese a Bolzano e Bressanone, per rientrare nei limiti anche presso gli edifici più vicini all’autostrada, le emissioni da traffico sulla A22 dovrebbero essere ri­dotte di circa il 50 per cento! Essendo però che tali eventuali misure sono di competenza statale,  l’assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer ha ufficialmente chiesto al Ministero un intervento nell’ambito del piano di risa­namento nazionale. In tale contesto e per confronto, è giusto anche ricordare che le valutazioni ese­guite lungo la MeBo hanno indicato il rispetto del valore limite per l’ NO2 già dal 2009.                                                                

Piano di azione PM10. Per le PM10 da quattro anni non sono più stati raggiunti i 35 supera­menti/anno della media giornaliera di 50 µg/m³ consentiti dalla normativa comunitaria e ad oggi, anche per il 2011 le prospettive sono buone. Nel rapporto pubblicato di recente da legambiente, come ricorda Minach, riferito all'ecosistema urbano, Bolzano figura al 1° posto fra le città medie; uno dei parametri elogiati è riferito alle basse concentrazioni di PM10.
Superato il limite scatterebbe automa­ticamente la procedura d’infrazione. Il miglioramento registrato è dovuto in parte ad una situazione climatica favore­vole, ma anche alle numerose misure adottate (potenziamento del trasporto pub­blico, i divieti di cir­colazione per le macchine più inquinanti, sensibilizzazione della popolazione riguardo alla corretta combustione delle stufe a legna, il ricambio parco macchine, ecc.). Ricor­diamo che per questo il Ministero dell’Ambiente ha già riconosciuto alla Provincia di Bolzano nel 2008 un finanziamento di 10 milioni di euro per il piano di risanamento PM10.

Perciò, contrariamente a quanto s’impone da subito per l’ NO2, a fronte dell’ andamento positivo registrato negli ul­timi anni per le PM10, quest’inverno cessano i divieti preventivi (blocco delle macchine Euro 0 ed 1 e motorini a due tempi nel periodo invernale) in 14 comuni (Merano, Laives, Brunico, Appiano, Lana, Lagundo, Varna, San Lorenzo, Tirolo, Bronzolo, Marlengo, Postal, Cermes Va­dena) su 16. D’altro canto, non potendo escludere in futuro un nuovo aumento delle PM10 la Giunta provinciale ha approvato il nuovo Piano d’azione PM10  elaborato dall’APPA, che però diventa operativo solamente se viene superata la soglia annuale (30 supera­menti a fronte dei 35 previsti dall’UE). I provvedimenti consi­stono in limitazioni al traffico e misure per evitare la combustione domestica non corretta, ma in confronto al passato sono più estesi e duraturi.
Il nuovo piano di azione divide il territorio provinciale in quattro grandi aree: 1) il comprensorio della Val Venosta, 2) i comprensori di Bolzano, del Burgraviato, dell’Oltradige - Bassa Atesina e dello Salto Sciliar, 3) i comprensori della Val d’Isarco e della Wipptal, 4) il comprensorio della Val Pusteria. Ogni grande area ha una stazione di misura a cui fare riferimento.
Il 31° superamento presso una delle stazioni di riferimento fa scattare il nuovo Piano d’azione per quell’area ed i relativi provvedimenti sul traffico rimangono in vigore fino al 31 marzo dell’anno successivo. Se però si supera anche il valore limite UE (35 superamenti) i provvedimenti rimangono in vigore anche dopo il 31 marzo.

Nel particolare, i provvedimenti sul traffico interesseranno solo i sei più grandi centri urbani, (Bol­zano, Merano, Bressanone, Laives, Brunico e Appiano) dell’area in cui si è regi­strato il supera­mento e le limitazioni previste sono le seguenti: Dal lunedì al venerdì (festivi esclusi), nelle fasce orarie dalle 7:00 - 10:00 e dalle 16:00 - 19:00, divieto di circolazione per i veicoli Euro 0 ed Euro 1 e per le moto a due tempi e veicoli Euro 2 diesel privi di filtro anti­particolato. Dal 1° novembre 2013 l’eventuale divieto verrà esteso a tutti i veicoli Euro 2 diesel (con o senza filtro) ed agli Euro 3 diesel sprovvisti di filtro antiparticolato.                                            
Per quanto concerne invece gli altri comuni dell’area, il superamento della soglia annuale determina l’emanazione di un’ordinanza dei sindaci volta a limitare l’uso improprio della stufa a legna, ovvero la reiterata e prolungata produzione di grandi quantità di fumo. Tali provvedimenti rimangono poi in vigore fino a revoca. Qualora nel territorio comunale di competenza vengano notati camini con frequenti e prolungate emissioni di grandi quantità di fumo il sindaco potrà incaricare lo spazzaca­mino di zona, accompagnato da un pubblico ufficiale, a verificare ed eventualmente pulire l’impianto che ha causato tali emissioni. In tale occasione il gestore dell’impianto sarà anche infor­mato sulle corrette modalità di combustione. Qualora, dopo tale intervento, l’impianto dovesse con­tinuare ad emettere in modo frequente e prolungato notevoli quantità di fumo, il sindaco invierà al gestore una diffida ufficiale. Nel caso in cui la situazione sopra descritta dovesse continuare, il sin­daco potrà emettere una sanzione al gestore dell’impianto fino ad arrivare alla sospensione tempo­ranea dell’utilizzo dell’impianto nei casi più gravi e reiterati.

Impegno riconosciuto. Nell’ambito di una recente riunione presso il Ministero per l’ambiente, in cui è stato presentato il piano di risanamento NO2, è stata data una nuova possibilità alla Provincia di Bolzano di accedere ad un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro. La relativa istanza sarà inoltrata a breve. La Provincia di Bolzano sarà così tra le pochissime regioni in Italia che potranno usufruire di un doppio finanziamento.Ciò è stato possibile solo grazie ad una rete di misurazione di alta qualità ed in linea con le disposizioni europee ed una puntuale applicazione delle norme sulla qualità dell’aria.

info www.provincia.bz.it/ariapulita

SA