News & Events

Cabinovia Bullaccia all'Alpe di Siusi: si alla sistemazione della stazione a valle

La II Commissione provinciale per la tutela del paesaggio presieduta dall'arch. Adriano Oggiano, ieri martedì 6 dicembre 2011, ha esaminato ed accolto il progetto di variante per la sistemazione della stazione a valle della nuova cabinovia "Bullaccia" all'Alpe di Siusi. Parere positivo è stato dato anche in merito a progetti per strade forestali e di collegamento.

Parere positivo è stato dato dalla II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio in merito al progetto di variante presentato dalla società gestrice degli impianti "Rabanser Seilbahnen s.r.l." riferito alla Cabinovia Bullaccia all'Alpe di Siusi nel comune di Castelrotto. La sistemazione della stazione a valle potrà avvenire secondo le prescrizioni della Conferenza di servizi in materia ambientale del 2009. La posizione dei due edifici previsti (cabina per il personale e stazione a valle dell'impianto), come spiega l'arch. Oggiano, vengono integrati con l'applicazione di pannellature in modo da apparire integrati come se fossero un unico elemento omogeneo.  

Potrà essere disposto l'allargamento del tratto iniziale della SP 60 per La Valle dall'incrocio con la SS 244 della Val Badia per 422 metri. Il progetto sottoposto all'esame della II Commissione provinciale per la tutela del paesaggio dall'Ufficio Servizio strade Nord/Est è stato valutato positivamente. L'allargamento medio è di circa 2,5 metri e avviene alternativamente a monte (nel primo tratto, con la costruzione di consistenti opere di sostegno del pendio) e a valle (in prossimità del tornante con una mensola a sbalzo, larghezza variabile max. 3,10 metri); nel progetto è previsto anche il rifacimento del ponte al chilometro 0,200 (con nuova portata conforme alla I categoria). Le misure previste sono tese al soddisfacimento dei requisiti di sicurezza del traffico secondo la sezione "tipo 5" delle Norme provinciali e alla realizzazione di un marciapiede sul lato a monte.
La II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio ha espresso parere positivo a condizione che come illustra l'arch. Oggiano, "Si consiglia di prevedere il marciapiede come percorso pedonale separato Il rinverdimento al di sotto dei tratti a sbalzo deve essere garantito da misure adeguate. Le zone di conflitto tra edifici esistenti e nuova struttura stradale devono essere migliorate".    

Su progetto proposto dall'Ispettorato forestale di Brunico (che progetta e realizza l'opera) per recuperare aree di pascolo chiuse dalla crescita del bosco, come in altre zone dell'Alto Adige, ed incrementare l'attività pastorale, è previsto il collegamento di due malghe Pitzeralm (22 ettari) e Bruggeralm (95 ettari) e di una zona boschiva (65 ettari). La strada sarà lunga 3.713 metri e larga complessivamente 3,5 metri con circa 500 metri di opere varie di sostegno. La II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio, come spiega l'arch. Oggiano, ha espresso parere positivo a condizione che: "Il tracciato stradale a partire dalla 'Untere Bruggeralm' venga realizzato come strada trattorabile (2,5 metri + 0,5 metri banchina); lo spiazzo di manovra previsto alla 'Obere Bruggeralm' dovrà essere realizzato in prossimità di questo incrocio. La costruzione della strada deve essere legata al risanamento degli edifici esistenti in modo attento e adeguato al paesaggio. In generale il taglio del bosco per la realizzazione del tracciato stradale dovrà essere ridotto al minimo necessario. Compatibilmente con la sicurezza idrogeologica le scarpate non dovranno essere rinverdite artificialmente. L'attraversamento dei corsi d'acqua dovrà avvenire mediante guadi; l'intubamento dei fossi esistenti non è ammesso".

L'Ispettorato forestale di Bressanone prevede il collegamento di una malga in località "Riegl" alla sinistra orografica della valle di Fundres tra 1860 e 2100 m di altitudine. La strada attraversa il bosco prevelentemente a larice e prosegue nel pascolo soprastante. L'obiettivo dell'ispettorato forestale di Bressanone (che progetta e realizza l'opera) è quello di recuperare aree di pascolo. La strada sarà lunga 2.065 m e larga conmplessivamente 3 metri. Opere di sostegno da realizzare consistono in pareti Krainer nel bosco e in terre armate nelle zone di pascolo. Come comunica l'arch. Oggiano, la II Commissione provinciale per la tutela del paesaggio ha dato parere positivo a condizione che vengano rispettate alcune prescrizioni: il taglio del bosco per la realizzazione del tracciato stradale dovrà essere ridotto al minimo necessario. Compatibilmente con la sicurezza idrogeologica le scarpate non dovranno essere rinverdite artificialmente. L'attraversamento dei corsi d'acqua dovrà avvenire mediante guadi; l'intubamento dei fossi esistenti non è ammesso 
La II Commissione Tutela del Paesaggio ritiene anche che "il tracciato alternativo sarebbe ancora più sostenibile se solo venisse trovato il consenso responsabile di altri proprietari confinati. L'intervento potrebbe così essere ridotto in modo essenziale".

SA