News & Events

Bacino imbrifero della Drava: al via lo studio di variante per la tutela dai pericoli naturali

Nell'ambito del 6° incontro del Forum del progetto pilota per il bacinino imbrifero della Drava "ProDrau", tenutosi nei giorni scorsi a Sesto Pusteria, sono state indicate le prime misure da implementare nell'ambito dello studio di variante per la tutela dai pericoli naturali.

Sono stati approvati provvedimenti per la sicurezza e la sostenibilità del bacino imbrifero della Drava.

Nell'ambito del progetto pilota "ProDrau" promosso dalla Ripartizione Opere Idrauliche, come ricorda il direttore Rudolf Pollinger, entro il 2013 sarà predisposto uno studio di variante per un modello gestionale per il bacino imbrifero della Drava che interessa un'area di circa 158 chilometri quadrati.
Nel 6° forum del progetto "ProDrau" al quale partecipano accanto ai rappresentanti della Ripartizione Opere idrauliche, quelli dei Comuni di Sesto e San Candido, degli Uffici Parchi naturali, tutela acque, protezione civile, dell'Ispettorato forestale di Monguelfo e dell'Ufficio circondariale per l'agricoltura di Brunico, sono stati accolti cinque obiettivi di fondo e le prime misure concrete. 
Tra gli interventi prioritari ricade la riduzione dei rischi e la messa in sicurezza degli abitati e delle infrastrutture di Sesto, Moso, San Candido, Versciaco e Prato Drava partendo dai corsi d'acqua del fondovalle.
Un secondo obiettivo è quello di preservare habitat naturali di elevato valore ecologico e di crearne di nuovi (ad esempio zone umide) sensibilizzando la popolazione locale. 
Garantire l'uso sostenibile dell'acqua potabile predisponendo un programma di utilizzo e di smaltimento nei vari comuni, questo un altro degli obiettivi stabiliti. 
Un altro punto del programma è quello di conservare e favorire lo sviluppo sostenibile del bacino idrografico della Drava quale ambiente vitale ed economico recuperando tra l'altro forme tradizionali di gestione dei pascoli. 
Altro punto rilevante è quello di informare e sensibilizzare la popolazione nel mantenimento e valorizzazione di quest'area naturale.
Il progetto è finanziato con i fondi europei (per il 35% da programma FESR 2007-2013), dallo stato (per il 45%), e da Provincia, Comuni ed altri enti (per il 20%). 

 

SA

Galleria fotografica