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Rammarico per i vandalismi all'Oasi di quiete "Bagno Taufer" a Cermes

Il direttore dell’Ufficio Gestione risorse idriche della Provincia, Wilfried Rauter, esprime rammarico per gli atti di vandalismo perpetrati da ignoti sull’Oasi di quiete “Bagno Taufer” vicino a Castel Monteleone nei pressi di Cermes, scoperti oggi, venerdì 23 dicembre 2011.

Questo l'aspetto dell'Oasi di quiete "Bagno Taufer" a Cermes prima dell'episodio di vandalismo.

Gli atti vandalici hanno avuto per oggetto i cartelli segnaletici, sulla pietra appositamente sagomata che visualizza la sorgente è stato scaricato del terriccio, mentre resti di legno e di rami nonché rifiuti ingombranti sono stati depositati vicino al ruscelletto.
Come commenta direttore dell’Ufficio Gestione risorse idriche della Provincia, Wilfried Rauter, si tratta di un vero segno di inciviltà nei confronti di un bene per il quale in passato le persone erano disposte a percorrere tragitti più o meno lunghi per poterne godere. Infatti, presso un podere di nome “Taufer”, di cui si ha notizia fin dal 1350, agli inizi del XIX° secolo (1815 circa) fu eretto uno stabilimento per bagni. Una caratteristica del “Bagno Taufer” era che ad ogni tipo di patologia da curare corrispondevano proprie cabine con vasche dedicate. L'attività con questa organizzazione dei bagni fu mantenuta fino agli anni '70, poi lo stabilimento fu chiuso. La sorgente del Bagno Taufer è classificata come acqua leggermente mineralizzata ferruginosa. Contiene iodio e tracce di bromo, bario, alluminio, litio, cesio e nichel.
La captazione della sorgente minerale del “Bagno Taufer”, quale prima di una serie, era stata risanata nell’estate del 2008 nell’ambito del progetto del Dipartimento provinciale per l'ambiente di valorizzazione delle sorgenti altoatesine con la creazione di cosiddette “Oasi della quiete”.
L'Ufficio Gestione risorse idriche si è assunto, infatti, il compito, non solo di descrivere la varietà delle acque minerali dell'Alto Adige utilizzate in passato come Bagni rustici/Bauernbadl, stabilimenti di cura o imbottigliate e commercializzate. Il progetto prevede la valorizzazione delle sorgenti alla loro origine, il loro risanamento, una nuova captazione ed un allestimento ad hoc. Finora ne sono state realizzate 5, 5 sono in progettazione ed una è stata proposta.

SA

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