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Dalla Giunta: zone di pericolo, piani comunali entro il 2015

Ognuno dei 116 comuni altoatesini, secondo le direttive provenienti dall'Unione Europea, è obbligato a presentare un piano delle zone di pericolo, una sorta di mappature del rischio idrogeologico. Giunta provinciale e Consorzio dei Comuni hanno stilato un programma che porterà al completamento delle operazioni entro il 2015.

A un anno di distanza dal primo piano delle zone di pericolo approvato dalla Giunta provinciale, quello relativo al Comune di Postal, sono già 41 le amministrazioni municipali altoatesine che hanno messo nero su bianco la suddivisione del proprio territorio a seconda del rischio idrogeologico. "I tempi previsti inizialmente non potranno essere rispettati - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - perchè si tratta di valutazioni estremamente complesse. In accordo con il Consorzio dei Comuni, dunque, abbiamo elaborato un elenco di scadenze secondo una lista delle priorità: nel 2012, 2013 e 2014 dovranno essere elaborati i piani di 57 comuni (19, 19 e 19), mentre gli ultimi 18 avranno tempo sino a fine 2015".

Durnwalder ha ribadito che l'individuazione delle cosiddette zone rosse, quelle considerate a maggiore rischio idrogeologico, comporterà una massiccia serie di investimenti da parte della mano pubblica. "Nelle zone rosse - ha precisato - ci sarà il divieto di costruzione, e nessuna struttura demolita potrà essere nuovamente edificata. Questo comporterà non solo il deprezzamento degli immobili che si trovano all'interno di queste aree, ma anche l'obbligo di intervenire per realizzare le misure di sicurezza necessarie a ridurre in maniera sensibile il livello di rischio. Ci saranno tantissimi lavori da affrontare in tutto l'Alto Adige, e la spesa stimata si aggira attorno al miliardo di euro".

mb