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Studio sulla Rem-Tec: misure positive, impatto ambientale contenuto

L'impatto ambientale dell'impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti della Rem-Tec di Sinigo è contenuto. Lo si evince dallo studio indipendente presentato questo pomeriggio (1° febbraio) presso la sede dell'Appa. Le maggiori emissioni relative a polveri e rumore sono limitate all'areale dell'impianto, e i valori rimangono comunque abbondantemente al di sotto dei valori limite previsti dalla legge.

La realizzazione a Sinigo da parte della Rem-Tec di un impianto di stoccaggio e trattamento dei rifiuti ha creato nell'ultimo anno notevoli discussioni. Già nella scorsa primavera Provincia e Comune avevano affrontato la situazione, ma per mettere la parola fine alla vicenda, nel mese di aprile, la Giunta provinciale ha incaricato l'Appa di provvedere ad un monitoraggio completo e indipendente della situazione. L'Agenzia provinciale per l'ambiente, dunque, non solo ha istituito un tavolo tecnico con rappresentanti di Appa, Comune di Merano e comitato civico "Sinigo respira", ma ha anche assegnato allo studio di ingegneria CISMA di Bolzano l'elaborazione di uno studio a 360 gradi sull'impatto ambientale diretto e indiretto dell'impianto, e sui rischi per la popolazione connessi alla presenza della struttura sul territorio. I risultati dello studio sono stati presentati oggi (1° febbraio) da Gianluca Antonacci.

Nell'impianto di Sinigo arrivano anche rifiuti considerati pericolosi, i quali vengono però "isolati", stoccati e trasportati all'estero da parte di un'azienda specializzata. Per quanto riguarda i rischi di inquinamento acustico e ambientale connesso a questa attività, il direttore dell'Appa Luigi Minach ha sottolineato che "lo studio ha preso in considerazione tutti i potenziali fattori di rischio riguardanti non solo l'areale della Rem-Tec, ma anche i terreni confinanti della Erdbau". Gianluca Antonacci della CISMA ha spiegato che "gli effetti del maggior rumore ricadono quasi esclusivamente sui terreni della Rem-Tec, e la maggior concentrazione di polveri sottili e grossolane dovute alle varie operazioni di carico, scarico e lavorazione dei rifiuti si attesta comunque su valori abbondantemente al di sotto dei limiti di legge". I valori delle cosidette Pm10, ad esempio, sono più bassi rispetto a quelli riscontrabili lungo la superstrada Merano-Bolzano, mentre il problema delle polveri grossolane può essere risolto con l'utilizzo di un sistema di lavaggio dei pneumatici dei mezzi pesanti.

"Per tenere la situazione sotto controllo - ha aggiunto Antonacci - basterà da un lato continuare ad utilizzare l'impianto di lavaggio dei camion in entrata e in uscita, e dall'altro puntare sulla stretta collaborazione fra azienda e Comune di Merano per la pulizia della strada di accesso". Soluzione in vista anche per la questione rumore: i valori dell'inquinamento acustico sono già al di sotto del livello di guardia, e potranno essere ulteriormente abbattuti con la costruzione di un muro di cinta alto 6 metri.

L'impianto della Rem-Tec di Sinigo, già prima di entrare in funzione, era stato sottoposto ad un rigido esame di valutazione dell'impatto ambientale, con il via libera dell'organo provinciale che aveva posto strette condizioni per quanto riguarda acqua, aria, rumore e gestione dei rifiuti. Inoltre, in accordo con i rappresentanti dell'amministrazione comunale, della stessa Rem-Tec e della Erdbau, è stato previsto un monitoraggio costante della situazione anche tramite un controllo video. "Lo studio indipendente della CISMA - ha concluso Luigi Minach - ha dimostrato che le misure previste hanno portato ad ottimi risultati. Il caso Rem-Tec deve essere preso ad esempio come modello di soluzione positiva di una situazione potenzialmente problematica grazie al diretto coinvolgimento e alla positiva collaborazione di tutte le parti coinvolte: dall'azienda, alle autorità, alla popolazione".

mb

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