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Geologi provinciali "studiano" le Dolomiti e il permafrost

I geologi provinciali hanno iniziato in questi giorni le perforazioni esplorative del permafrost sulle Dolomiti. Riguardo all'attività del settore, nei primi sei mesi del 2012 si registra un terzo di interventi in meno rispetto agli ultimi due anni.

I geologi provinciali hanno avviato le perforazioni del permafrost sopra passo Gardena

Il ghiacciaio sul versante nord del massiccio del Sella, a quota 2.700 metri, è teatro in questi giorni delle perforazioni esplorative del permafrost condotte dai geologi della Provincia nel quadro del progetto "permaqua", - spiega Volkmar Mair, direttore dell'Ufficio geologia e prove materiali - il terzo della serie che si occupa di permafrost. Partito a novembre 2011 con il programma Interreg IV Italia-Austria, il progetto "permaqua" prevede l'effettuazione di analisi sulle acque e il confronto di informazioni già esistenti, in modo da reagire alle attuali variazioni negli ambienti con permafrost.
I partner del progetto analizzano la qualità chimica e biologica di diversi corpi idrici alimentati da permafrost per poter elaborare previsioni sull’influenza di processi superficiali derivanti da variazioni del permafrost, sull'ecologia e sul turismo d'alta montagna. "L'attuale perforazione è la prima nelle Dolomiti, che rientrano quindi nella rete da monitorare in una linea che va dalla Zugspitze a Piz Boé e Adamello."

Nei primi sei mesi del 2012 i geologi della Provincia hanno registrato un terzo di interventi in meni rispetto agli ultimi due anni, grazie anche alle condizioni climatiche: causa la scarsità di neve nell'ultimo inverno, lo sciglimento non ha creato particolari problemi. In caso di allarme, i geologi effettuano sopralluoghi ed elaborano specifici rapporti: nel primo semestre del 2011 sono stati 124, nel 2012 75.

USP

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