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Giornata del vino e della vite organizzata dal Centro di Sperimentazione Laimburg: Drosofila sotto osservazione

Si è svolta oggi (22 agosto) nella sala Urban della cantina di Termeno la “Giornata del vino e dell’uva”. Gli esperti delle sezioni enologia e viticoltura del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno presentato agli oltre 100 partecipanti i risultati della più recenti ricerche sperimentali. Tra i temi delle la drosofila del ciliegio, un confronto di cloni della varietà Sauvignon Bianco ed un metodo ottico per la cernita delle uve.

Uno dei principali temi della "Giornata del vino e della vite" organizzata dal Centro di Sperimentazione Laimburg presso la cantina di Termeno  è stata l´attuale ricerca sulla drosofila del ciliegio (Drosophila suzukii).

Questo parassita originario dal Giappone è comparso in Alto Adige nel 2010. Da allora presso il Centro di Sperimentazione Laimburg fervono le ricerche su quest'insetto. "Stiamo allevando la Drosofila del ciliegio per studiare come essa si sviluppa e si riproduce. Cerchiamo di capire quando il parassita colpisce quali frutti. In collaborazione con il Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura abbiamo piazzato 65 trappole sparse per tutto il territorio della provincia per rilevare la presenza dell'insetto in Alto Adige.

Ogni giorno esaminiamo circa 1.000 campioni di frutta su probabili infestazioni del parassita. Secondo le nostre rilevazioni in campo la popolazione della Drosofila adesso sta aumentando. Il paragone degli attuali dati con quelli del 2011 mostra però che siamo nettamente sotto i quantitativi dell'anno scorso, anche perché lo sviluppo dell'insetto quest´anno è tardivo" spiega Roland Zelger del Centro di Sperimentazione Laimburg.

"Abbiamo intensificato i nostri sforzi e stiamo osservando attentamente la situazione. Se necessario, siamo pronti a reagire". Per limitare le infestazioni bisogna tenere puliti i vigneti, le uve danneggiate o affette da marciume devono essere rimosse subito dai vigneti, in modo da non attirare la drosofila.

Confronto tra differenti cloni di Sauvignon Bianco
In una ricerca pluriennale del Centro di Sperimentazione Laimburg è stata analizzata l´influenza del sito sulla coltivazione e sulla qualità di vini della varietà Sauvignon Bianco. Sono stati esaminati sette cloni della varietà Sauvignon Bianco, tra cui cloni francesi con una maturazione precoce e cloni italiani e della Laimburg con una maturazione tardiva.

Tutti i cloni sono stati coltivati su due altitudini estreme: l'una si trova nei pressi di Piccolongo nel comune di Vadena a 220 m s.l.m., l'altra invece presso la località Pochi di Salorno a 750 m s.l.m. "Le differenze sensoriali tra i cloni testati sono minime. L'influenza della zona e dell'annata sulla qualità del vino invece è stata notevole.

Nelle altitudini estreme le quantità raccolte subiscono un netto calo ed anche la maturazione procede lentamente", spiega Josef Terleth del Centro di Sperimentazione Laimburg. L'influenza sulla qualità dei vini è stata condizionata più dalla zona e dall'annata che dal singolo clono.

Cernita automatica di uve di diverse qualità
In alcuni paesi europei sono già in uso: impianti per la cernita automatica che possono dividere le diverse qualità delle uve a seconda del loro colore. Nelle macchine, dotate di telecamere o laser, avviene la cernita delle bacche delle uve in base alla loro qualità. Ciò permette di separare in modo pienamente automatico le uve immature o quelle affette da marciume da quelle di alta qualità. Nella sua relazione Jacob Feltes del Centro Servizi "Ländlicher Raum Mosel" (Germania) ha riportato esperienze pratiche con quest'impianto.

Dati sul settore viticolo in Alto Adige
Rispetto all´anno 2000 la superficie vitata dell´Alto Adige è aumentata di 378 ha. Sono 5.319 gli ettari coltivati a vite in Alto Adige. Le varietà di vino bianco coprono 3.037 ha, mentre le varietà di vino rosso sono coltivate su 2.282 ha. Tra le varietà di vino bianco, il Pinot Grigio con 597 ha di superficie coltivata occupa il primo posto, seguito dalle varietà Traminer Aromatico con 542 ha e Chardonnay con 512 ha di superficie coltivata. La varietà Sauvignon bianco invece sta al quinto posto (349 ha). Tra le varietà di vino rosso, la schiava continua ad essere la varietà più diffusa con 1.028 ha della superficie vitata altoatesina, seguita dal Lagrein con 429 ha e il Pinot Nero (375 ha).

  

FG