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Berger sui rifugi: nuove costruzioni garantiscono sicurezza e sostenibilità

Nei giorni scorsi, oltre alla Commissione tutela del paesaggio, anche la Consulta alpinistica ha espresso parere favorevole ai progetti di rifacimento dei rifugi Ponte di Ghiaccio, Vittorio Veneto al Sasso nero e Pio Xl. "L'ok dei due organismi conferma che i nuovi rifugi sono rispettosi della natura e allo stesso tempo vanno incontro alle esigenze degli escursionisti", sottolinea l'assessore provinciale al turismo e alla tutela del paesaggio Hans Berger.

Nel caso di demolizione e ricostruzione di un rifugio il legislatore prevede che il Comune del territorio interessato ottenga una sorta di nulla osta dalla Giunta provinciale prima di rilasciare la concessione edilizia. Alla base del via libera della Giunta, a sua volta, ci sono i pareri positivi della seconda Commissione tutela del paesaggio e della Consulta alpinistica. Entrambi gli organismi hanno espresso nei giorni scorsi una valutazione favorevole riguardo al rifacimento dei rifugi Ponte di Ghiaccio (a Selva dei Molini), Vittorio Veneto al Sasso nero (San Giovanni Valle Aurina) e Pio Xl (Curon Venosta).

Per l'assessore Hans Berger, nelle cui competenze ricadono le due commissioni, è la conferma che i progetti rispettano non solo le esigenze sul piano turistico ma soprattutto su quello ambientale. "Da oltre un secolo i rifugi fanno parte della struttura turistica dell'Alto Adige con il loro compito di offrire protezione agli escursionisti e agli alpinisti alle quote elevate - sottolinea Berger - e oggi a questa funzione si è aggiunta, nella progettazione di un rifugio, l'esigenza di tutelare l'ambiente sia in fase di costruzione che nella gestione. I progetti dei tre nuovi rifugi hanno combinato molto bene queste due funzioni."

Anche nella Consulta alpinistica che presiede, continua Berger, gli aspetti della sostenibilità e della tutela ambientale sono prioritari: "Tutti i membri sono convinti che i nuovi rifugi devono essere realizzati e attrezzati in modo efficiente dal punto di vista energetico, e questo è il caso dei tre progetti esaminati. La raccomandazione agli architetti è stata quella di assicurare per quanto possibile l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e di rinunciare al fossile." La Consulta alpinistica è composta da rappresentanti di CAI e AVS (Alpenverein), del Soccorso alpino, di guide alpine e maestri di sci, dell'Unione albergatori-HGV, delle organizzazioni turistiche, dell'Unione contadini-Bauernbund e delle Ripartizioni turismo e tutela del paesaggio.

 

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