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Popolazione informata sulla manutenzione lungo l'Adige

Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e il direttore della Ripartizione opere idrauliche, Rudolf Pollinger, questa mattina presso la Casa Unterland a Egna nel corso di un incontro hanno informato la popolazione della Bassa Atesina sui lavori di manutenzione effettuati lungo il fiume Adige.

Con il 1. gennaio 2000 la Provincia Autonoma di Bolzano ha assunto dal Genio Civile le competenze dei fiumi Adige ed Isarco. Da allora l'Azienda speciale per la regolazione dei corsi d'acqua e la difesa del suolo esegue regolarmente lavori di manutenzione come taglio di piante e alberi e sgombero di materiale detritico (limo).
L'Adige, dopo la sua regolazione a metà del diciannovesimo secolo ha perso molto del suo carattere naturale. Di conseguenza, così ha spiegato Rudolf Pollinger, ora dobbiamo confrontarci con un corso d'acqua artificiale, che ha bisogno di cure adeguate.
Come ha evidenziato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder nell'introdurre i lavori di quest ariunione informativa, l'obiettivo centrale è senz'altro garantire la massima sicurezza per i cittadini direttamente interessati, che sono quasi un terzo della popolazione dell'Alto Adige.
La domanda che si pone, non è certo se questi lavori devono o meno essere realizzati, ma piuttosto quali siano le modalità della loro esecuzione.
Dall'autunno 1999 alla primavera 2000 sono stati eseguiti dei rilievi della vegetazione lungo il fiume Adige da Merano a Salorno. I risultati - così Pollinger - dimostrano che il soprassuolo del fiume, quasi ininterrottamente sistemato, deve essere valutato differentemente. Questo soprattutto perché l'Adige è legato ad una rete di infrastrutture, come strade, ponti, ferrovia, autostrada, centri abitati e zone commerciali. Per questo motivo sotto il profilo della protezione contro le piene esistono localmente dei tratti molto critici, che hanno bisogno di cure più particolareggiate rispetto ai tratti più distanti dalle infrastrutture.
In futuro ad esempio, l'ambito dei ponti sarà mantenuto libero dalla vegetazione sia arbustiva che arborea, dovranno essere rimossi i depositi di limo/sabbia e il soprassuolo vegetale molto folto, inoltre nelle strettoie le piante dovranno rimanere basse, elastiche e flessibili.
Spesso s'incontrano alberi e piante altissime lungo le strade molto frequentate, oppure patrimoni vegetali invecchiati che hanno bisogno di ceduazione oppure diradamento. Esistono però anche tratti, che non costituiscono pericolo in caso di piene. Queste zone inizialmente vengono protette e in un secondo tempo poste sotto tutela come biotopo. 
 
Nel corso dell'incontro informativo, al quale erano presenti oltre ada amministratori locali e numerosi cittadini anche rappresentanti di associazioni protezioniste e dei consorzi di bonifica, Rudolf Pollinger ha sottolineato come i lavori di manutenzione lungo l'Adige devono essere presi in considerazione in particolar modo sotto il punto di vista della protezione delle gestioni idrauliche.
L'Azienda speciale per la regolazione dei corsi d'acqua e la difesa del suolo tenta, nell'ambito della manutenzione, di unificare sia gli aspetti idraulici sia le richieste ecologiche nella tutela.
L'obiettivo è quello di creare una vegetazione spondale lungo l'Adige strutturata con diversi tipi di vegetazione e creare delle nicchie protette per esaudire sia le esigenze ecologiche sia la valorizzazione dell'area fluviale per accrescere la sensibilità riguardo al tempo libero e alla ricreazione.
In futuro verranno realizzati piccoli progetti per la gestione degli habitat e dei biotopi.


INTERVENTI DI CURA E MANUTENZIONE
Il patrimonio vegetale maturo viene ceduato e così ringiovanito.
Depositi di limo/sabbia devono essere periodicamente dragati.
La vegetazione spondiale deve essere ceduata, per rimanere elastica e flessibile.
Il soprassuolo troppo folto verrà solamente diradato e sfoltito, sempre in considerazione dei requisiti richiesti dagli aspetti idraulici.
Nelle strettoie e in vicinanza dei ponti in avvenire cresceranno solo canneti e prati.
Banchi di ghiaia saranno mantenuti ove possibile.
Aree oppure oggetti di valore ecologico saranno mantenuti oppure migliorati nella loro struttura.
I lavori di taglio piante e sgombero di materiale detritico o limoso dall'alveo si limitano al periodo da metà novembre a fine marzo; anche l'erba sarà falciata regolarmente in estate solo nei tratti strettamente necessari per un'osservazione senza difficoltà degli argini durante il servizio di piena.
In altre zone, come per esempio nelle vicinanze dei ponti, l'erba sarà falciata rispettivamente pacciamata solo una volta l'anno e precisamente in autunno.

SA