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Dalla II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio

La II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio nella riunione del 4 dicembre ha esaminato ed approvato vari progetti. Fra questi un progetto per la rivalutazione del centro paese di predoi e Casere, uno nel comune di Badia per la costruzione di un marciapiede per i pellegrini della Chiesa dedicata al Santo renademetz, ed uno di ampliamento di via Rafenstein a Bolzano.

Il Comune di Tubre intende provvedere all'asfaltatura di due corsie di via Avinga. Si tratta della parziale asfaltatura del tratto di quasi 2 km che porta alle malghe a quota 1800. La II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio ha espresso parere favorevole a condizione che, come spiega l'arch. Adriano Oggiano, vengano trovate soluzioni possibilmente alternative all'asfalto per il manto di copertura, come per esempio manto in ghiaia compatatto con leganti cementiti con colorazione della roccia locale. I lavori dovranno avvenire in accordo con l'autorità forestale e l'Ufficio Economia Montana.

Parere positivo con condizioni anche per il progetto del Comune di Predoi per diversi interventi di rivalutazione del centro del paese di Predoi e Casere. Come spiega l'arch. Oggiano, si tratta di vari lavori sui percorsi che vanno dal paese di Predoi fino alla chiesetta di Santo Spirito e nello specifico: allargamento strada campestre nel prato Brugger; realizzazione di segnaletica con tabelloni informativi; lavori presso il Centro visite del Parco naturale; realizzazione di una fontana e sistemazione del parcheggio vicino al centro di visita del parco.
Le condizioni indicate dalla II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio, come speiga l'arch. Oggiano, si riferiscono alla larghezza complessiva della strada campestre nel prato Brugger che non potrà superare i 2,40 m. Per motivi paesaggistici in questo tratto da ampliare non dovranno essere realizzati muri di sostegno di alcun tipo. L'intera carreggiata di questa strada campestre dovrà essere rinverdita. I lavori saranno controllati dall'Ufficio parchi naturali. Le tabelle informative (tipo, forma, materiale e contenuto) devono essere realizzate in stretta collaborazione con l'ufficio parchi naturali e  devono essere adattate alle nuove tabelle previste sul sentiero della miniera.

Il Comune di Badia ha in programma la costruzione del marciapiede Villa Erica-Chiesa Fernademetz. Il progetto prevede la realizzazione di un marciapiedi dai margini dell'abitato di San Leonardo a raggiungere il parcheggio della chiesa dedicata al Santo Frenademetz. In considerazione del traffico pedonale di pellegrini e gitanti il Comune di Badia ha ritenuto opportuno prevedere la realizzazione di quest'opera per incrementare la sicurezza dei pedoni. la strada viene allargata a 5,0 m la lunghezza è di circa 1890 m. Il progetto ha ottenuto il parere favorevole della II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio, come spiega l'arch. Oggiano, a condizione che il fosso a monte venga ripristinato ove esistente; nuovi drenaggi dovranno essere realizzati con fossi aperti.
I consolidamenti del versante previsti in muri ciclopici dovranno essere sostituiti da scarpate rinverdite. Le scarpate ripide dovranno essere consolidate ricorrendo alla piantumazione di arbusti adeguati al sito (sambuco, salice e sorbo). La vegetazione arbustiva eventualmente rimossa nel corso dei lavori deve essere ripristinata.

Il Comune di Bolzano intende ampliare un tratto di 200 metri della via Rafenstein. Il progetto stilato precede una larghezza della strada di 3,85 metri.
Sono previsti la demolizione dei muri attuali di sostegno in pietrame e malta, la realizzazione di scavi di sbancamento a settore con successiva realizzazione di parete chiodata con tiranti per la stabilizzazione durante i lavori, necessaria, come speiga l'arch. Oggiano, per evitare l'occupazione eccessiva di terreno a vigneto. Nuovi muri di sostegno sono di tipo a semigravità e di altezza variabile, di tipologia di muratura mista in pietrame e calcestruzzo. Per il paramento di valle, dopo opportune lavorazioni, sarà riutilizzato il pietrame costituente gli attuali muri. La II Commissione provinciale alla tutela del paesaggio ha espresso parere favorevole a condizione, come ricorda l'arch. Oggiano, che il terreno vegetale venga asportato con cura e ripristinato a lavori ultimati. Con ciò si ottiene un rinverdimento più rapido ed adeguato al sito. Le pietre del muro demolito devono essere messe da parte, pulite e riutilizzate per i nuovi muri. I muri nuovi dovranno assomigliare a quelli preesistenti ed inoltre dovrà essere posta particolare attenzione alla grandezza delle pietre e alla loro combinazione cromatica.

SA