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Maltempo: le squadre dei bacini montani stimano gli interventi urgenti

Le squadre della Ripartizione provinciale Opere idrauliche sono al lavoro per eliminare i danni provocati dal maltempo e tenere sotto controllo la situazione. È già stata effettuata una prima stima degli interventi ritenuti più necessari per ripristinare la normalità dei corsi d'acqua: prevista una spesa di 700mila Euro per gli interventi più urgenti.

Le zone di Naturno, della val d’Ultimo, di Proves in Alta val di Non sono tra quelle tenute sotto continuo monitoraggio da parte delle squadre provinciali per la sistemazione dei bacini montani. Nel fare un bilancio degli interventi attivati nelle ultime 48 ore dopo i danni provocati dal maltempo, il direttore dell’Azienda speciale, Rudolf Pollinger, sottolinea l’ottima collaborazione tra le autorità provinciali e nazionali, i volontari dei vigili del fuoco e dei comuni colpiti, "un’intesa che migliora di intervento in intervento, grazie anche ai periodici incontri nei quali tutti gli esperti si scambiano le informazioni necessarie."

Pollinger ringrazia anche per la loro affidabilità gli uffici addetti alle previsioni del tempo e alla situazione idrografica e i responsabili dell’Enel alle prese con laghi artificiali e dighe. L’esperienza ha inoltre dimostrato che se il maltempo colpisce torrenti e ruscelli già risistemati con interventi e opere di protezione mirati, i danni possono essere contenuti, ricorda Pollinger.

Attualmente gli esperti dei bacini montani – quindici tecnici e una ventina di operatori – stanno monitorando le zone più colpite per quantificare i danni e stimare il lavoro necessario: i primi interventi (sgombero dei detriti e degli alberi dal letto dei torrenti, specie in val d’Ultimo e a Naturno) prevedono un impegno di spesa di circa 700.000 €, dei quali circa 300.000 € nella zona di Naturno e 250.000 € ripartiti tra la val d’Ultimo e l’Alta val di Non. Il costo delle operazioni di sgombero nei corsi d’acqua a Nalles è stimato in 30.000 € mentre altri 120.000 € serviranno per il primo intervento nei bacini più piccoli sul territorio provinciale. Questa somma verrà coperta con il Fondo di prima emergenza mentre gli interventi a medio e lungo termine di sistemazione dei bacini montani confluiranno nel programmi di lavoro futuri della Ripartizione Opere idrauliche.

pf