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60 anni del Laboratorio analisi alimenti dell'APPA studiati e riassunti in un documento

Gli esiti degli studi su 60 anni di attività del Laboratorio analisi alimenti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente (1932-1986) compiuti da due studenti in sede di tesi di laurea e riassunti in un documento disponibile online, sono stati illustrati oggi martedì 18 dicembre, a Palazzo Widmann a Bolzano, dall'attuale direttore Luca D'Ambrosio assieme alla direttrice dell'Archivio provinciale Christine Roilo ed agli autori.

Il direttore del Laboratorio analisi alimenti Luca D'Ambrosio assieme alla direttrice dell'Archivio provinciale Christine Roilo ed agli autori delle due tesi. (FOTO: USP/A.Pertl)

A differenza di quanto si sia indotti a pensare, si mangia molto meglio oggi rispetto al passato; gli alimenti sono molto più sicuri e controllati e certe frodi alimentari che hanno connotato il passato non esistono più. Lo ha sottolineato il direttore del Laboratorio analisi alimenti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente Luca D'Ambrosio nel presentare gli esiti delle due tesi che, come ha riferito, consentono di stilare la storia di quello che si è mangiato in Alto Adige evidenziando l'avvento e lo sviluppo del benessere dopo tempi difficili.  
Dall'analisi dei documenti visionati risulta chiaramente, ad esempio, che gli eventi bellici e le difficoltà economiche legate al periodo della ricostruzione sono correlati al numero ed al tipo di contestazioni eseguite dal Laboratorio analisi alimenti, che parlano di un periodo di fame, durante il quale si annacqua il latte e si produce un pane troppo umido, utilizzando anche farina scadente. Negli anni compresi fra il 1946 ed il 1956 si rgistrano dei picchi per quanto attiene i campioni ufficiali contestati, che provengono in modo schiacciante dall'area di Bolzano, fatto che, come riferisce D'Ambrosio pone in evidenza come nella periferia venissero eseguiti meno controlli e vi fosse meno sicurezza. Dopo la fine degli anni Sessanta la situazione migliora molto.
Negli anni considerati si è riscontrata un'unica frode di rilievo, quella del vino al metanolo nel 1986 che non ha interessato, però, vini locali. In precedenza erano stati individuate frodi riferiti a vini dove di vino non vi era la minima traccia, perché composti esclusivamente da acqua, coloranti e zucchero.

Gli autori delle due tesi sono due, ormai, ex studenti della Scuola provinciale superiore di sanità "Claudiana" di Bolzano, Stephanie Springeth e Alex Proietti, che su invito del direttore del Laboratorio analisi alimenti hanno incentrato la loro tesi di laurea sullo studio dell'attività del Laboratorio analisi alimenti della Provincia di Bolzano dal 1932 fino all'avvento degli archivi informatici nel 1986.
Lo spunto per compiere questo studio è giunto dalla necessità di far spazio presso la sede del Laboratorio e di trasferire gli archivi cartacei all'Archivio provinciale.
I due studenti già dal primo anno di studio, a partire dal 2007, hanno preso in esame le attività di analisi, i progressi tecnici del laboratorio e l'attività di controllo sul territorio provinciale. A fronte di una mole considerevole di documentazione raccolta, sono stati studiati nel dettaglio 15 anni per un totale di circa 65.000 documenti con la trascrizione in formato elettrocino di 12.600 campioni.
Come ha sottolineato D'Ambrosio, si tratta di dati importanti perché le frodi alimentari hanno carattere ciclico e tali dati, inquadrati nei periodi storici di riferimento, consentono di avere una visione complessiva e di non dimenticare aree di indagine.  
Ne emerge una visione finora poco conosciuta di quella che è l'attività svolta dal Laboratorio analisi alimenti.
Come ha detto Christine Roilo, direttrice dell'Archivio provinciale, che in questi giorni ha preso in consegna le 70 casse di documenti riferiti all'attività del Laboratorio analisi alimenti ( la cui prima sede era presso la farmacia del vecchio Ospedale di Bolzano al 2° piano di via Cassa di Risparmio), ha sottolineato l'importanza di questa documentazione tecnica perché contiene numerose informazioni di valore storico riferite a molteplici settori, accanto a quello scientifico anche quello socio- economico.

I testi delle due tesi che si completano a vicenda, sono ora stati riassunti in un unico documento disponibile per il download in formato pdf sul sito dell'Agenzia provinciale per l'ambiente http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/download/tesi_Springeth_e_Proietti_14.12.12(4).pdf
Come ha ricordato D'Ambrosio, sul sito dell'Agenzia provinciale per l'ambiente vi osno anche altre tesi interessanti scaricabili in formato pdf.

SA

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