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Uccelli acquatici nel lago di Caldaro: precisazione sul decreto di controllo

Il decreto firmato dal presidente Luis Durnwalder, nella sua veste di responsabile dei settori caccia e pesca, che dispone il controllo sulla situazione degli uccelli acquatici nel lago di Caldaro non verrà ritirato. Data di inizio e modalità della sua attuazione (cattura o abbattimento) devono però essere ancora fissate: questo è quanto precisa oggi l'Ufficio provinciale Caccia e pesca riguardo alle notizie diverse e in parte contraddittorie emerse in queste ore.

Nelle prossime settimane - come ha detto oggi il direttore dell'Ufficio provinciale Caccia e pesca, Heinrich Erhard - si cercherà di prelevare tre esemplari di giovani cigni, che verranno poi avviati all'Istituto zooprofilattico per le analisi sanitarie. Di un immediato e radicale abbattimento degli uccelli acquatici - precisa ancora il direttore Erhard - non si può assolutamente parlare. Un controllo della consistenza dei cigni reali è comunque inevitabile, considerato che - e tra gli esperti non vi è alcun dubbio in merito - gli uccelli acquatici sono responsabili dell'insorgere l'estate scorsa della dermatite del bagnante.

Da alcuni mesi - specifica la nota dell'Ufficio provinciale Caccia e pesca - il Comune di Caldaro ha sollevato il problema dell'eccessiva presenza di uccelli acquatici (anatre, folaghe e cigni) in prossimità delle località balneari del lago, attrazione ricreativa particolarmente rilevante per turisti e residenti. Il problema principale è dato dagli escrementi che questi animali lasciano lungo le rive e nelle acque ad esse più prossime. Oltre a problemi di carattere igienico di natura generale, si sono verificati nell’estate scorsa alcuni casi di dermatite del bagnante, una malattia provocata da parassiti (cercarie) che vivono nell’intestino degli uccelli acquatici e vengono espulsi con le feci, provocando nei bagnanti delle irritazioni cutanee assai fastidiose. È stato inoltre sollevato il problema dei cigni, che, in particolare durante il periodo dell‘allevamento dei piccoli, mostrano comportamenti aggressivi nei confronti dei bagnanti.

Per valutare la situazione ed individuare possibili soluzioni al problema si sono riuniti di recente i rappresentanti del Comune di Caldaro e degli uffici provinciali competenti. La causa principale del problema è stata riconosciuta nel foraggiamento da parte di turisti e visitatori del lago, che offrono cibo, soprattutto pane, agli uccelli acquatici per attirarli vicino alle sponde e riuscire così a vederli da vicino. E‘ questo un modo sbagliato di aiutare gli animali, i quali tra l’altro, abituatisi a ricevere questa ulteriore fonte alimentare, hanno perso la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo, diventando abituali frequentatori dei lidi presenti sulle rive del lago.

Perciò sia dagli esperti dei singoli uffici provinciali che dall’Osservatorio faunistico provinciale, quale organo tecnico consultivo della Giunta provinciale in materia faunistica, sono state suggerite le seguenti misure: divieto generale di foraggiamento degli uccelli acquatici e controllo di germani reali e folaghe, limitatamente alla zona nord-ovest del lago, cercando di prelevare soprattutto gli incroci con anatre domestiche.

Le proposte tecniche relative agli interventi sugli uccelli acquatici sono state accolte con decreto dell’Assessore alle Foreste, che ha incaricato l’Ufficio caccia e pesca di attuare gli interventi concreti di controllo.

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