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Conclusioni finali del workshop Arge-Alp "Ecologia ed economia nel bosco di protezione"

Gli esperti di pianificazione forestale delle Regioni dell'Arge-Alp nel pomeriggio di oggi, mercoledì 12 giugno 2013 a San Pancrazio d'Ultimo hanno presentato le conclusioni finali del workshop di due giorni che l'Arge-Alp dedica al tema "Ecologia ed economia nel bosco di protezione".

Di bosco di protezione e degli aspetti ecologici ed economici nella sua gestione hanno parlato esperti dell'Arge Alp in Val d'Ultimo

Tra ieri, martedì 11 giugno, in val di Sole, ed oggi, mercoledì 12 giugno in Val d'Ultimo, una ventina di esperti di pianificazione forestale delle Regioni aderenti alla comunità di lavoro dell'arco alpino Arge-Alp (Cantoni svizzeri San Gallo, Grigioni, Länder austriaci Vorarlberg, Tirolo, Salisburgo, Land tedesco Libero Stato di Baviera, nonché le Province autonome di Bolzano e Trento-Italia) hanno preso parte ad un workshop dove si sono alternati momenti di confronto a sopralluoghi in aree boschive. L'obiettivo: parlare della funzione protettiva del bosco e degli interventi conservativi e migliorativi da attuare che risultino essere più vantaggiosi sia dal punto di vista ecologico che economico sul lungo periodo. Il workshop rientra in un progetto transfrontaliero avviato nel 2009.
Gli esperti di pianificazione forestale delle Regioni dell'Arge-Alp a conclusione dell'iniziativa di due giorni hanno presentato le conclusioni finali che ora confluiranno in un documento scritto che sarà messo a disposizione dei partner di progetto e che sarà predisposto per la manifestazione conclusiva del progetto che si terrà nel gennaio 2014 a San Gallo (CH) e che vedrà confluire le esperienze fatte nei complessivi 4 workshop prvidsti dal progetto. Esso fungerà come una sorta di manuale per ottenere una gestione ottimale ed efficiente del bosco di protezione nel rispetto degli aspetti ecologici. Le aree boschive servite quali aree di analisi fungeranno da aree modello, di cui si verificherà lo sviluppo nel tempo. L'obiettivo è quello di giungere ad una posizione chiara di politica forestale per quanto attiene gli interventi di impiego economico (coltivazione, raggiungibilità, utilizzo di teleferiche ed altri mezzi) e gli interventi ecologici (incentivazione della biodiversità, protezione di specie nel bosco di protezione).   

Per la Provincia di Bolzano era presente fra gli altri il direttore dell'Ufficio pianificazione forestale della Provincia di Bolzano. 
Come ricorda in provincia di Bolzanoil 58 per cento della superficie boscata, ovvero 195.000 ha, svolge funzioone di protezione da slavine, caduta massi, piene. 
Gli esperti hanno convenuto che una coltivazione attiva del bosco di protezione consente di mantenere intatta tale funzione riducendo la necessità di interventi tecnici e contenendo i costi. 
Gli interventi di coltivazione dei boschi di protezione, inoltre, presentano un elevato grado di compatibilità con il sostegno della biodiversità, rispettando, però, i periodi di cova di specie quali i galli cedroni. Espletando tale attività di silvicoltura è necessario tenere presenti dei dati tecnici riferiti alla tipologia di taglio.
Come si è convenuto, i proprietari dei boschi dovrebbero poter godere di un rimborso per le maggiori spese sostenute nella gestione silvicolturale dei boschi di protezione o dei contributi adeguati, come già richiesto nel protocollo riferito ai boschi di montagna della Convenzione delle Alpi.
Per mantenere la funzione di protezione del bosco è necessario che la popolazione riferita alla selvaggina sia adeguata alle rispettive aree.

SA