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Pichler Rolle sulla riforma urbanistica: più semplice, vicina al cittadino, sostenibile

Complessa per i molti aspetti che tocca, la riforma dell'urbanistica persegue nelle intenzioni della Giunta provinciale tre obiettivi: "Rendere le procedure urbanistiche più semplici, più vicine al cittadino e sostenibili per lo sviluppo del territorio", ha spiegato l'assessore Elmar Pichler Rolle illustrando oggi (23 luglio) a Bolzano le linee principali della riforma.

Pichler Rolle presenta la riforma dell'urbanistica

Entrerà in vigore a settembre la legge provinciale che riforma in modo organico l'urbanistica in Alto Adige. "Ci siamo dotati di strumenti di pianificazione che permettono uno sviluppo combinato con la tutela del suolo, che è un bene prezioso considerato che in Alto Adige gli insediamenti coprono solo il 6-7% del territorio", ha spiegato Pichler Rolle. Tra le misure strutturali figurano la semplificazione delle procedure: meno commissioni e più piccole, atti resi tutti pubblici e accessibili ai cittadini. Un esempio: le tre commissioni attualmente previste dall'iter (urbanistica, forestale e tutela del paesaggio) sono sostituite da un unico organismo per natura, paesaggio e sviluppo del territorio composto da 7 esperti dei vari settori e il sindaco interessato (con diritto di voto). In futuro quindi la proposta di modifca del PUC passa dalla Giunta comunale direttamente all'unica commissione, che interviene subito con il suo parere, mentre in parallelo i cittadini possono presentare le loro osservazioni. "Quando la proposta approda in Consiglio comunale, pertanto, sono già disponibili tutti gli atti e i pareri necessari per prendere una decisione sulla variante del PUC", ha chiarito Pichler Rolle. Una rivalutazione del Consiglio comunale, maggiore trasparenza e un iter snello sono gli effetti importanti.

La riforma introduce anche nuovi e moderni strumenti di pianificazione per i Comuni, come il piano strategico di sviluppo sovracomunale, "che consente di creare infrastrutture pubbliche per un utilizzo condiviso tra Comuni vicini, ad esempio un'area produttiva o una zona sportiva", ha spiegato l'assessore sperando che i municipi sappiano approfittare di questa opportunità. Anche perchè, ha ricordato Pichler Rolle, in futuro sono ammessi al massimo tre variazioni del PUC in due anni e nessuna negli ultimi tre mesi di legislatura comunale. Sempre in tema di modifica del PUC, la nuova legge velocizza anche le correzioni di errori materiali. Tra le novità figura poi la procedura di relazione dei piani di attuazione, che abolisce i due passaggi finali in Commissione urbanistica provinciale e in Giunta provinciale. "Tutto è affidato all'autonomia e alla responsabilità dei Comuni", ha confermato Pichler Rolle. Il piano, inoltre, dovrà essere concretizzato attraverso un concorso di progettazione, "che garantisce maggiore qualità, riduce gli errori e i costi collegati."

La riforma aggiorna e precisa meglio anche lo strumento della convenzione urbanistica: si richiedono una verifica sulla sussitenza dell'interesse pubblico, il convenzionamento di tutti gli alloggi risultanti da tale contratto, il possesso da almeno 5 anni del terreno oggetto del contratto da parte del proprietario. La riforma prevede inoltre che nelle zone di completamento il 70% sia già costruito e nuovi strumenti contro la vendita di case vacanza a non residenti: nei Comuni con una alta percentuale di seconde case il Consiglio comunale può decidere di aumentare il numero degli alloggi convenzionati e di vincolarne l'assegnazione a persone residenti nel Comune da almeno 5 anni. Infine, agriturismi e affittacamere possono aumentare la loro offerta ("ma solo entro la cubatura esistente"), i piani di recupero diventano obbligatori nelle procedure per i centri a maggiore densità (quindi le città), le contestazioni o i ricorsi dei cittadini sulle concessioni edilizie comunali sono ammessi entro 60 giorni dall'apertura del cantiere e non più, come finora, retroattivamente per 5 anni.

pf