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Esercitazione antipiena su Adige e Isarco: procedure di preallarme e di allarme e comunicazione hanno funzionato senza intoppi

L'esercitazione annuale antipiena 2013 sull'Adige e sull'Isarco, i due maggiori fiumi dell'Alto Adige, tenutasi venerdì scorso 15 novembre, si è conclusa con esiti positivi. Il direttore della Ripartizione Opere idrauliche, Rudolf Pollinger: le procedure di preallarme e di allarme e comunicazione fra le forze in campo hanno funzionato senza intoppi.

Successo per l'esercitazione antipiena su Adige e Isarco

Principalmente nel corso dell'esercitazione è stato testato il funzionamento dell'allertamento e di intervento in caso di piena in base al relativo piano provinciale  al fine di valutare la catena di comunicazione e quindi individuare i punti deboli al fine di eliminarli.
Come sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder la comunciazione fra le forze in campo è di assoluta importanza affinché tutto proceda senza intoppi e con efficienza. 
Hanno partecipato all'esercitazione antipiena nei circondari della Protezione civile di Bressanone/Val d'Isarco, Merano, Bolzano e Bassa Atesina circa 150 collaboratori delle Ripartizioni provinciali, dell'Ufficio idrografico della Provincia, del Commissariato del Governo, delle Forze dell'Ordine, nonché del Corpo permanente e dei Corpi volontari dei Vigili del Fuoco. Per citare un dato, solo via fax sono state spedite 245 comunicazioni, e solo in due casi senza esito.
Come riferisce ildirettore della Ripartizione Opere idrauliche, Rudolf Pollinger, che ha seguito l'esercitazione quale osservatore, le procedure di preallarme, di allarme e di comunicazione fra le forze in campo indicate nei protocolli d'intervento sono state seguite pari passo. Si è così potuto testarne le varie forme via internet, per radio o telefono e vrificare logistica e docuemntazione; per avere una situazione realistica le centrali operative erano presiedute con un numero di addetti minimale. Dopo anni di esercitazioni, si può dire che tutti i partecipanti hanno svolto il loro compito in modo professionale con esiti molto positivi. Per poter comunque inserire migliorie nel modus operandi è già prevista una riunione di riflessione post esercitazione.
L'esercitazione antipiena, coordinata da Peter Egger, è stata  preceduta da un servizio speciale dell'Ufficio idrografico con il preannuncio di ipotetici eventi straordinari e quindi con un preallarme da parte della Protezione civile. Alle ore 18.00 vi è stata una prima videoconferenza dei responsabili per fare il punto della situazione (con aggiunta della Centrale traffico). Sono state poi presiedute le centrali d'emergenza della Ripartizione Opere idrauliche, quella del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco, quelle circondariali e le stazioni idrometriche.
La situazione fittivamente si è fatta critica.
Verso le ore 18.30 le stazioni idrometriche sull'Adige e sull'Isarco hanno segnalato il raggiungimento del livello idrometrico di guardia.
Con una seconda videoconferenza è stato stilato un confronto con la situazione attuale e quella precedente. Hanspeter Staffler, direttore della Ripartizione protezione civile in via cautelativa ha fatto stimare la quantità di sacchi di sabbia dispondibili in caso di intervento. Entro 11 minuti e mezzo la Ripartizione Opere idrauliche forniva il dato richiesto: circa 260.000 sacchi suddivisi fra i depositi di Merano e Salorno.
Da parte sua Arturo Magno, direttore dell'Ufficio dighe forniva i dati sulle dighe maggiori, quali quelle di Passo Resia, val Martello, val Senales o val d'Ultimo. In particolare la verifica si è concentrata sui volume d'acqua, sull'immissione ed emissione (questi controlli, comunque, avvengono giornalmente). Inoltre, a garanzia della pubblica sicurezza, il presidente della Provincia in previsione o in presenza di eventi di piena può disporre lo svuotamento dei bacini.
Verso le 19.30 è pervenuta la comunicazione che in quasi tutti i punti di misura del livello idrometrico si era abbassato il livello di guardia. Dopo comunicazione di Günther Geier dell'Ufficio idrografico dello spostamento della bassa pressione con conseguente riduzione delle precipitazioni nelle ore seguenti, con conseguente riduzione dei fattori di rischio, verso le ore 20.00 è giunta la decisione di concludere l'intervento antipiena. Si è conclusa così l'esercitazione.

SA