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Dalla Giunta: più informazione sul termovalorizzatore, capacità non sfruttata

La Giunta provinciale nel corso della seduta odierna (25 novembre) ha discusso delle recenti anomalie al termovalorizzatore di Bolzano. Il presidente Durnwalder ha ribadito che "bisogna garantire una maggiore e più tempestiva informazione", aggiungendo che "si sta valutando come sfruttare meglio le capacità inutilizzate dell'impianto".

Sono stati due gli episodi che nelle ultime settimane hanno fatto parlare del nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud: le anomalie al funzionamento del ventilatore di coda hanno infatti portato allo spegnimento dell'impianto in due circostanze. La prima il 7 novembre, e la seconda il 21 novembre. "Se nel secondo caso l'intervento è stato tempestivo - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - ed è stata scongiurata l'immissione nell'aria di sostanze inquinanti, non altrettanto si può dire del primo caso. Per questo motivo abbiamo deciso che d'ora in avanti tutta la parte relativa all'organizzazione interna, ai rilevamenti e alle informazioni nei confronti della popolazione, dovrà essere gestita in maniera diversa, con regole rigide e in stretta collaborazione con l'Agenzia provinciale per l'ambiente".

Il tema sarà al centro di un incontro che si svolgerà a breve con l'ATI, l'associazione temporanea di imprese che ha costruito l'impianto e lo sta gestendo durante un periodo di prova di 6 mesi che prevede anche l'affiancamento da parte di una quindicina di collaboratori di Eco Center, la società partecipata di Comuni e Provincia che gestirà il termovalorizzatore una volta che lo stesso sarà entrato a regime. "Faremo in modo - ha spiegato ancora Durnwalder - che venga fatto tutto il possibile affinchè questi guasti non si debbano ripetere".

Restando in tema di termovalorizzatore, il presidente della Giunta provinciale è intervenuto anche sul tema della capacità non sfruttata dell'impianto realizzato a Bolzano Sud. "Nel progetto originario - ha commentato - il termovalorizzatore avrebbe dovuto servire solamente il capoluogo e le zone limitrofe, con una capacità di 70-90mila tonnellate di rifiuti l'anno, mentre successivamente si è deciso di concentrare i rifiuti di tutta la Provincia nell'impianto di Bolzano, e di convogliare anche i rifiuti industriali, con la commissione preposta, al cui interno erano presenti anche due membri delle associazioni ambientalistiche, che ha stimato fra le 130mila e le 150mila tonnellate l'anno la capacità di smaltimento richiesta".

Attualmente, però, il termovalorizzatore lavora su regimi inferiori, e Durnwalder ha spiegato che ciò è dovuto "alla maggiore sensibilità della popolazione sul tema e agli ottimi risultati raggiunti dal punto di vista della raccolta differenziata, che hanno portato ad una minore produzione di rifiuti. Una cosa è certa - ha aggiunto il presidente altoatesino - non acquisteremo rifiuti da fuori Provincia per far funzionare l'impianto al massimo, ma vedremo di trovare una soluzione d'intesa con il Comune, e coinvolgendo la popolazione, all'interno del territorio. Mi riferisco in maniera particolare alla discarica di Vadena e alle industrie".

mb

Le decisioni della Giunta Provinciale 25-11-2013

Il Presidente Durnwalder spiega le priorità per il termovalorizzatore

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