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Paesaggio e sviluppo del territorio: stop ai contributi e nuovi criteri

Come già per gli incentivi all'economia, anche nei settori della tutela del paesaggio e dello sviluppo del territorio i contributi saranno temporaneamente sospesi. "L'accoglimento di ulteriori domande provocherebbe solo un allugamento irresponsabile dei tempi di attesa per le liquidazioni", sottolinea l'assessore provinciale Richard Theiner, che annuncia anche l'elaborazione di nuovi criteri per le incentivazioni entro sei mesi.

Già nel programma di legislatura è stato chiarito che la Giunta provinciale punta a sgravi fiscali per cittadini e imprese, mettendo in conto anche una revisione e un'eventuale riduzione dei contributi. Di conseguenza saranno rielaborati anche i criteri dei contributi relativi alla tutela del paesaggio e al fondo paesaggio (tradizionali recinti di legno, tetti di paglia e di scandole, muri a secco, piccoli monumenti culturali rurali ma anche progetti per conservazione e sviluppo della varietà naturali, protezione di flora e fauna, tutela degli insiemi). "Per tutte queste forme di contributi nei prossimi sei mesi vogliamo elaborare nuove direttive", annuncia l'assesore Theiner.

Nel frattempo, e in vista delle nuove linee guida, la Giunta provinciale ha deciso uno stop ai contributi in materia di tutela del paesaggio e sviluppo del territorio. "Nei prossimi sei mesi, quindi, non saranno accolte nuove domande ma cercheremo di evadere le pratiche già istruite dai protezionisti e dalla Ripartizione provinciale competente", spiega Theiner.

Lo stop ai contributi si rende necessario in quanto con la riduzione dei mezzi finanziari a disposizione nel 2014 non potrebbero essere liquidate in tempo tutte le domande, il che avrebbe a sua volta comportato un ulteriore allungamento dei tempi di attesa. Attualmente infatti vengono erogati i contributi relativi alle domande istruite nel 2012, il che significa che per le richieste successive il tempo di attesa è di almeno un anno e mezzo.

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