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Nuove regole per le distanze minime tra edifici

Le distanze minime tra edifici potranno essere fissate anche con il PUC, mentre finora ciò era consentito solo con piani di attuazione e recupero. Ai Comuni viene quindi assicurato un maggiore spazio di manovra. La specifica modifica di legge è contenuta nella omnibus approvata ieri (17 ottobre) dal Consiglio provinciale.

Fino ad oggi le distanze tra edifici potevano essere definite solo attraverso piani di attuazione e di recupero: la nuova regolamentazione, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul BUR, prevede la possibilità di derogare attraverso il PUC dalle distanze minime prescritte a livello statale: "In tal modo viene assicurato maggiore spazio di manovra ai Comuni", sottolinea l'assessore provinciale Richard Theiner, che ha inserito la specifica modifica nella legge omnibus. 

La competenza in tema di distanza minima tra edifici è statale, un'eccezione per Regioni e Province era prevista solo nei casi di elaborazione di piani di attuazione o di recupero per determinate zone, il che comportava però per i Comuni l'obbligo di prevedere piani di attuazione per aree abitative. Con la modifica di legge approvata dal Consiglio provinciale, le distanze minime tra edifici possono ora venire fissate anche attraverso il PUC.

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