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Theiner presenta nuove regole per piccole e medie centrali idroelettriche

Un'ampia sburocratizzazione, più trasparenza e un utilizzo sostenibile della risorsa idrica: a questo puntano le nuove regole sulle concessioni per le medie e piccole derivazioni di acque pubbliche a scopo idroelettrico, presentate oggi (29 ottobre) a Bolzano dall'assessore provinciale all'energia Richard Theiner.

Presentazione delle nuove per piccole e medie centrali: da sinistra, Flavio Ruffini, l'assessore Theiner e Georg Wunderer./Foto USP rm

L'assessore Theiner ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto dal tavolo sull'energia, che ha gettato le basi strategiche per una nuova regolamentazione delle concessioni per le medie e piccole derivazioni di acque pubbliche a scopo idroelettrico. Per medie in futuro si intendono le centrali fino a 3000 kW di potenza installata, per piccole quelle fino a 220 kW. Le nuove disposizioni porteranno a un notevole calo della burocrazia, specie per le piccole centrali. Tra i grandi passi avanti Theiner ha sottolineato l'attribuzione di interesse pubblico alle derivazioni medie, con la prescrizione connessa degli investimenti ambientali. "La pratica dimostra che proprio le medie centrali soprattutto nelle aree periferiche svolgono un ruolo fondamentale per assicurare l'approvvigionamento energetico", ha spiegato Georg Wunderer, il coordinatore del tavolo tecnico.

Attualmente in Alto Adige vi sono146 impianti fra 220 e 3000 kW, con una produzione media 805 milioni kWh (il 13,3% della produzione in Alto Adige). Sono invece 784 i piccoli impianti fino a 220 kW, con una produzione annua di 192,6 milioni kWh (3,2% della produzione locale). "Complessivamente una produzione annuale di energia di circa un miliardo di kWh, sicuramente un valore aggiunto significativo sul territorio", ha detto Theiner.

Il direttore dell'Appa Flavio Ruffini ha illustrato le ulteriori novità, tra cui la rivalutazione della tutela acque e la tutela delle cooperative storiche sorte per assicurare la fornitura nelle zone decentrate. "Chiare regole nella presentazione dei progetti, procedure più snelle e responsabilità affidata ai gestori contribuiranno ad aumentare la trasparenza e ridurre la burocrazia", ha detto Ruffini. In futuro la Provincia svolgerà solo i necessari controlli. Le nuove disposizioni saranno ora sottoposte alla Giunta provinciale e successivamente all'esame della commissione legislativa, prima che il disegno di legge approdi in Consiglio provinciale per l'approvazione definitiva. Questo nuovo intervento conferma il ruolo di battistrada che l'Alto Adige nell'arco alpino con la strategia "Energia Alto Adige 2050", che intende ulteriormente ampliare: "E in tal senso un utilizzo innovativo e sostenibile della risorsa idrica sarà di importanza decisiva", ha concluso Theiner.

 

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