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La Provincia aderisce al progetto dell'UE "Habitalp"

Nell'ambito del programma europeo Interreg III B "Spazio alpino", la Ripartizione provinciale Natura e paesaggio parteciperà al progetto Habitalp, ideato con l'obiettivo di elaborare una chiave interpretativa unitaria per le aree protette dell'arco alpino. Lo ha stabilito la Giunta provinciale nel corso dell'ultima seduta. "L'esigenza di tutela della natura", commenta l'assessore all'Ambiente Michl Laimer, "rende indispensabile la collaborazione transfrontaliera, in particolare se si tratta di garantire la sopravvivenza di un ecosistema delicato come quello alpino". Il progetto Habitalp coinvolge ben undici partner di diversi Stati."

Anche la Provincia autonoma di Bolzano prenderà parte al progetto dell'Unione Europea denominato Habitalp, ed inserito nel programma Interreg III B. Si tratta di un progetto della durata di tre anni, ideato con lo scopo di costituire una metodologia comune per tutte le aree protette che consenta un'analisi approfondita della diversità paesaggistica. Attraverso l'individuazione dei diversi habitat, la loro rappresentazione cartografica e il loro monitoraggio, si intende costruire un sistema di informazioni geografico per poter sviluppare una strategia comune di gestione delle aree protette e delle relative zone limitrofe.

La metodologia impiegata si basa sull'utilizzo di foto aeree all'infrarosso (CIR), prodotte in scala 1:10.000 ed interpretate secondo una chiave di lettura realizzata e testata dal Parco nazionale Berchtesgaden (D), cui spetta la direzione del progetto. Ovviamente ogni partner contribuirà all'integrazione di questa chiave di lettura, secondo le diverse tipologie ambientali presenti su tutto l'arco alpino, soprattutto per quanto riguarda i biotopi delle aree erbose e rocciose sovrastanti le zone boschive. Si verranno a creare così delle banche dati per ciascun Parco, compatibili tra loro, che permetteranno una corretta gestione del territorio.

Il progetto Habitalp sarà concluso entro il 2005. In campo provinciale, esso riguarda una superficie pari a 135 km quadrati, che comprende il Parco naturale Monte Corno, il biotopo Castelfelder ed il lago di Caldaro, nonché le aree limitrofe. L'esecuzione del progetto a livello locale richiederà una spesa di 57.000 euro, finanziata per metà dall'Unione Europea e per metà dalla Provincia autonoma di Bolzano. Per facilitare l'avvio dei lavori, l'amministrazione provinciale anticiperà la somma di competenza europea: "Non vogliamo", spiega infatti l'assessore all'Ambiente Michl Laimer, "perdere l'opportunità di partecipare ad un importante progetto internazionale, per il quale siamo tenuti a coprire solo le spese relative al personale impiegato". Ciò vale a maggior ragione in vista dell'allargamento ad est dell'Unione Europea, che porterà necessariamente a fare i conti con un sempre minore flusso di denaro da Bruxelles in direzione Alto Adige.

Al progetto collaborano, oltre alla Ripartizione provinciale altoatesina Natura e paesaggio, nove Parchi nazionali di Italia (in Alto Adige il Parco nazionale dello Stelvio), Austria, Svizzera, Francia e Germania, e la Rete delle aree protette alpine (F).

MC