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Tavolo tecnico sull'emissione di polveri dalle Acciaierie di Bolzano: ecco i prossimi passi

Misurare il grado di polverosità dell’aria all’interno del parco scorie per consentire una valutazione oggettiva dei risultati raggiunti, progettare una rete di nebulizzatori d'acqua e condurre un’analisi sulla composizione delle pm10 confrontando i valori tra via Nazario Sauro e via Claudia Augusta: questi alcuni dei passi operativi avviati nell'ultima seduta del Tavolo tecnico in tema di emissione polveri alle Acciaierie di Bolzano.

Nella sua ultima riunione nella sede dell’Assessorato provinciale all’Industria a Bolzano, il Tavolo tecnico istituito per affrontare il problema delle polveri causate dalle Acciaierie ha pianificato una serie di passi operativi da avviare a breve scadenza.

L'assessore provinciale Michele Di Puppo, l’assessore all’ambiente del Comune di Bolzano, Stefano Fattor, il direttore dell’Agenzia provinciale per l'ambiente Walter Huber, i rappresentanti del Centro Sviluppo Materiali di Roma e quelli delle Acciaierie e delle organizzazioni sindacali hanno fatto il punto della situazione, in base agli ultimi dati sulle polveri pm10 rilevati dall’Appa, e illustrato i risultati dello studio del Centro Sviluppo Materiali su valutazione e minimizzazione dell’impatto ambientale da polvere fine di scorie di acciaierie.

Le indagini dell’Appa sulla concentrazione delle polveri nell’aria nel periodo 20 febbraio – 10 marzo hanno rilevato come i dati relativi alle pm10 non siano particolarmente significativi causa la concomitante siccità. Nel periodo in esame l’andamento dei valori non si discosta molto tra via Nazario Sauro, via Claudia Augusta e piazza Verdi. La variazione dell’inquinamento a Bolzano segue un andamento analogo a quello di Trento, ponendo in rilievo il fatto che il problema delle polveri non è un fenomeno locale. Riguardo all’inquinamento acustico, il Tavolo tecnico ha preso atto che le Acciaierie di Bolzano hanno intenzione di chiudere entro il mese di ottobre la centrale ossigeno, con il trasferimento all’esterno del relativo approvvigionamento.

Il dott. Palchetti del Csm ha quindi presentato i risultati dello studio sulla valutazione e minimizzazione della produzione di polvere fine di scorie. Il CSM ha messo a punto in laboratorio un’analisi conoscitiva della morfologia delle scorie e le tecniche per la riduzione della polverulenza, che si potrebbe ottenere con l’aggiunta di un additivo di processo contenente borace. In questa fase si sta mettendo a punto la pratica operativa in azienda da cui si attendono i risultati positivi conseguiti in laboratorio. Al fine di abbattere le polveri che dovessero comunque formarsi nel parco scorie, i tecnici propongono di utilizzare nebulizzatori d’acqua, che creano una nebbia asciutta “dry Fog”, usati attualmente negli Stati Uniti per abbattere le polveri in cava e nei cementifici. Viene dato incarico al Csm di verificare con prove in laboratorio, a partire già dalla prossima settimana, l’efficacia di tale metodo. Per i primi giorni di giugno potrebbe essere approntata la progettazione di massima della rete dei nebulizzatori.

Le Acciaierie di Bolzano hanno poi informato il Tavolo tecnico che il risanamento del tetto del parco scorie sarà in parte anticipato nella pausa di Pasqua. Il Tavolo tecnico decide pertanto di misurare il grado di polverosità dell’aria all’interno del parco scorie, parallelamente all’inserimento del borace nel processo produttivo, per consentire una valutazione oggettiva dei risultati raggiunti. Viene altresì deciso di incaricare l’Appa e il Csm dell’esecuzione di un’analisi sulla composizione delle pm10 confrontando i valori tra via Nazario Sauro e via Claudia Augusta. I membri del Tavolo tecnico hanno infine stabilito di ritrovarsi a metà maggio per esaminare i risultati raggiunti dopo questi passi.

pf