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Dalla Giunta: approvati i criteri per la tutela delle acque

La Giunta provinciale ha approvato oggi (14 luglio) i criteri per la classificazione dei corsi d’acqua sensibili. “Siamo riusciti a trovare un giusto equilibrio fra tutela e utilizzo della risorsa idrica”, sottolinea l’assessore provinciale all’energia e all’ambiente Richard Theiner.

Il presidente Kompatscher e l'assessore Theiner hanno illustrato i nuovi criteri per la tutela delle acque (Foto USP/ohn)

I corsi d'acqua pubblici in Alto Adige sono complessivamente circa 4.800, gran parte dei quali hanno un bacino imbrifero inferiore a 6 km quadrati e pertanto sono esclusi da subito dallo sfruttamento idroelettrico. 420 corsi d'acqua hanno un bacino imbrifero di oltre 6 km quadrati e sono stati quindi oggetto della valutazione dell'Ufficio provinciale tutela delle acque per l'elaborazione dei criteri di classificazione.

Dopo la seduta di Giunta l'assessore Theiner ha ricordato che negli ultimi anni in Alto Adige si è registrato un forte potenziamento dell'idroelettrico come fonte di energia rigenerativa per la tutela del clima ma anche come interessante investimento. Questa operazione però ha preteso molto anche dai corsi d'acqua. "Siamo di fronte a una conflitto di obiettivi tra due interessi ambientali - ha spiegato Theiner - da un lato la promozione di fonti di energia alternative, per rispondere agli obiettivi della tutela del clima, dall'altro lato la necessità della tutela dei corsi d'acqua, della sana gestione dell'acqua e della biodiversità."

Con i criteri approvati oggi la Giunta intende garantire un utilizzo il più possibile sostenibile della risorsa acqua in Alto Adige. In sintesi, "abbiamo cercato di trovare un buon equilibrio tra gli aspetti della tutela e dell'utilizzo", ha detto l'assessore. Le disposizioni valgono solo per nuovi progetti di centrali idroelettriche o per progetti già presentati e non ancora pubblicati in quanto è in corso la procedura di approvazione. I criteri non sono applicati agli impianti esistenti o al rinnovo di concessioni già esistenti. Nell'elaborazione dei criteri per la tutela delle acque sono state confermate le prescrizioni del Piano di utilizzo delle acque approvato dalla Giunta provinciale nel 2010 e in aggiunta sono stati considerati ulteriori criteri di tutela dei corsi d'acqua (elenco dei criteri nella presentazione allegata). Ne deriva una classificazione in quattro classi in base alla sensibilità dei 420 corsi d'acqua con un bacino imbrifero superiore a 6 km quadrati:

- 213 sono classificati come particolarmente sensibili e quindi esclusi da un nuovo utilizzo idroelettrico;

- 74 sono classificati come sensibili in quanto mostrano uno stato ecologico elevato; nuove derivazioni idroelettriche sono ammesse solo se questo stato ecologico elevato viene mantenuto;

- 109 sono classificati come potenzialmente sensibili. Un ulteriore sfruttamento idroelettrico di questi corsi d'acqua è possibile solo se con la nuova centrale si registra un miglioramento dello stato idroecologico e se può essere mantenuto il buono stato di qualità dell'acqua.

- 24 corsi d'acqua sono presumibilmente compatibili con un nuovo utilizzo idroelettrico. Questa compatibilità va confermata nella procedura di approvazione tecnico ambientale.

"La Giunta provinciale - ha riassunto Theiner - si è pronunciata per una tutela equilibrata dei corsi d'acqua con obiettivo la qualità. Vi è però ancora potenziale per un utilizzo futuro dell'idroelettrico." Questo potenziale va individuato in particolare nell'ampliamento, nell'accorpamento e nel miglioramento delle centrali esistenti. Anche la costruzione di nuove centrali non è esclusa. Inoltre impianti di irrigazione e di acqua potabile possono essere utilizzati sul piano energetico nel quadro delle prescritte quantità di deflusso minimo.

I criteri per la tutela dei corsi d'acqua sono stati elaborati dall'Ufficio tutela delle acque dell'Agenzia provinciale per l'ambiente. Alla pubblicazione di una prima proposta dell'ufficio è seguita una ampia discussione con le rappresentanze di interesse e ognuno ha avuto l'opportunità di prendere posizione. All'Ufficio sono pevenute anche numerose osservazioni da rappresentanze di interessi e da privati. Come previsto dalla legge, sono state inoltre raccolte tre perizie sulla bozza dei criteri: quella del tavolo di esperti sull'energia, quella delle associazioni ambientaliste e quella del Consiglio dei Comuni.

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Le decisioni della Giunta Provinciale 14-07-2015

L'Assessore Theiner spiega i principi della tutela delle acque

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