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Diga di Selva dei Molini: inquinamento da cause naturali

Lo strato giallo-bruno visibile lunedì scorso nello specchio d’acqua della diga a Meggima nel Comune di Selva dei Molini non è imputabile a un inquinamento da olio. Come conferma l’Ufficio provinciale tutela delle acque, si è trattato invece di spore dei funghi che hanno intaccato gli aghi degli abeti rossi (Chrysomyxa rododendri).

Lo strato giallo-bruno nella diga di Selva dei Molini è stato provocato dalle spore di un parassita che ha attaccato gli abeti (Foto Ufficio provinciale tutela acque)

Dopo i primi controlli dei vigili del fuoco volontari di Selva dei Molini, che avevano escluso l'inquinamento ambientale da olio, i tecnici dell'Ufficio tutela delle acque nell'Agenzia provinciale per l'ambiente hanno approfondito la questione con il Laboratorio biologico provinciale. Si è così appurato che lo strato giallo-bruno apparso a inizio settimana sull'acqua della diga è riconducibile ad un'infezione fungina causata dalle spore che attecchiscono sugli aghi di abete provocando la cosiddetta patologia ruggine dell'abete (chrysomyxa rhododendri).

Quest'anno il fenomeno del parassita, spiegano i tecnici del Laboratorio biologico, si riscontra in modo frequente tra i 1000 e 2000 metri di altitudine. Nella zona di Selva dei Molini le spore sono state trasportate massicciamente dal vento e successivamente, con la pioggia dello scorso fine settimana, sono finite nella diga denominata Meggima provocando l'insolita colorazione.

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