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Decisioni della Conferenza dei direttori VIA

Riunitasi nella giornata di ieri, la Conferenza dei direttori competenti per la valutazione di Impatto Ambientale ha analizzato 26 progetti sottoposti da enti pubblici e privati. Ecco i più importanti fra quelli valutati.

 

Nessun ostacolo alla realizzazione dell’impianto di scarico delle acque presso il rifugio Monteneve, nel comune di Moso in Passiria. Il relativo progetto era commissionato dall’Ufficio provinciale Manutenzione Opere edili. Il rifugio, a 2.350 metri di altitudine, ospita quotidianamente 300 turisti. L’impianto, che servirà anche per  i 179 abitanti della zona, sarà composto da tre camere di 26, 14 e 14 metri cubi ciascuna, dotate di un filtro in entrata. È prevista anche una zona di separazione per il fango.

Via libera anche al progetto per l’ampliamento della cava di sabbia e ghiaia “Tre ponti 2”, nel comune di Selva di val Gardena, tra il passo Sella ed il passo Gardena. La cava è già in funzione, pur essendo davvero poco riconoscibile nel paesaggio, e  la zona è inserita nel Piano di estrazione. L’autorizzazione risalente al 1986 prevede l’estrazione di 100.000 metri cubi di materiale, di cui ancora 3-4.000 da prelevare. La Conferenza dei Direttori VIA ha approvato un ampliamento della cava per altri 8.200 metri quadri di superficie, con validità a dieci anni, per l’estrazione di 120.000 metri cubi di materiale. La cauzione stabilita è di 40.000 euro. Al termine dei lavori, dovrà essere compiuto il rinverdimento della zona con piante di pino mugo.

Una cava potrà essere ampliata anche nel comune di Appiano. Si tratta di una struttura funzionante dal 1962, della capacità di 258.000 metri cubi, disposta su tre livelli. Il materiale di riempimento sarà invece pari a 200.000 metri cubi. La conferenza dei Direttori ha dettato precise condizioni in merito agli interventi sul paesaggio. È stato richiesto che la collina esistente venga smantellata solo nell’ultima fase del progetto, e ricostruita il prima possibile. A questo scopo l’ordine dei lotti dovrà essere invertito, procedendo prima ai lavori del lotto 2, poi a quelli del lotto 1 ed infine a quelli del lotto 3. Inoltre, dovrà essere richiesto il parere della Prima Commissione provinciale per la Tutela del Paesaggio, che aveva posto la zona sotto tutela. Infine, dovrà essere mantenuta una distanza di 10 metri dalla pista ciclabile esistente. La cauzione stabilita è di 200.000 euro.

Approvato anche il progetto per il risanamento della centrale idroelettrica Colz-Spessa nel comune di La Valle. Si tratta di un impianto da 121 kw, per il quale saranno predisposte una nuova presa d’acqua a 1.527 metri di altitudine, con un filtro per la sabbia e nuove condotte. Anche l’impianto stesso sarà rinnovato. La quantità d’acqua prelevata sarà di 112-150 l/s, con 35 l/s di residuo. I direttori hanno stabilito che dovrà essere realizzata, presso l’impianto, una barriera antirumore.

Rigettato invece il progetto per la realizzazione di un impianto irriguo antibrina nel comune di Varna, commissionato dal Consorzio di bonifica Novacella. Tutti i punti di estrazione dell’acqua presso l’Isarco valutati sono stati, infatti, considerati inidonei. A questo punto il Consorzio dovrà cercare un accordo con l’ENEL per ricevere da quest’ultima azienda l’acqua necessaria.

Proposta dall’Abbazia benedettina di Muri-Gries, potrà essere realizzata la strada forestale lunga 627 metri nel comune di S.Genesio. Essa permetterà l’accesso a 25 etatri di bosco, dai quali potrà essere prelevata la legna.

Nel comune di Nalles sarà rinnovato l’acquedotto alla sorgente Jakob, con  conseguente ampliamento del serbatoio. Le tubature di collegamento saranno lunghe 1.700 metri, ed in parte viaggeranno sospese: in questo modo non saranno tracciati nuovi passaggi sotterranei.

Commissionata dalla grandi Funivie Alta Badia S.p.A, potrà essere realizzata nel comune di Badia, a La Villa, la vasca per la raccolta acqua “Pre dai Corf”. Si tratta di un serbatoio da 7.000 metri cubi. Un serbatoio da 1.000 metri è già in funzione, ora sarà allestito lo spazio necessario per la struttura più grande, scavando 3.800 metri cubi di materiale. È prevista anche una stazione di pompaggio per l’innevamento di 30,5 ettari di superficie.

La Conferenza ha infine approvato un progetto molto particolare proposto dal Comune di Merano, e riguardante l’installazione di alcune “torri d’acqua” quali elementi di arredo urbano all’ingresso della val Passiria. Esse renderanno riconoscibile un punto informativo. L’acqua da utilizzare sarà prelevata dall’acquedotto. I direttori VIA hanno posto come condizione che per l’opera in legno venga utilizzato materiale locale.

MC