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124 superano esame venatorio con nuova formula

Una riflessione sul ruolo della caccia è stata proposta mercoledì sera, 9.12, presso la Scuola forestale di Nova Levante nel corso della festa a conclusione della sessione di esame venatorio con la nuova formula. All’evento hanno partecipato 40 dei 124 neodiplomati cacciatrici e cacciatori.

 

101 uomini e 23 donne hanno ottenuto quest’anno il certificato di abilitazione all’esercizio della caccia secondo la nuova formula d’esame venatorio migliorativa e maggiormente incentrata alla pratica.

Come ha affermato l’assessore provinciale Arnold Schuler, l’esercizio della caccia significa responsabilità e costituisce un compito. È importante esternare questa funzione di rilievo.

Alla festa presso la Scuola forestale di Nova Levante, nuova location per l’evento, erano presenti anche il responsabile di categoria, Berthold Marx, il direttore della Ripartizione Paul Profanter e i membri della commissione esaminatrice. Come ha fatto presente il biologo esperto di selvaggina Paolo Molinari, al centro dell’attività venatoria devono esserci gli obiettivi della salvaguardia degli habitat naturali e delle popolazioni selvatiche.

Per il rilascio del certificato di abilitazione all’esercizio della caccia, oltre ai requisiti di legge, il candidato deve superare l’esame teorico che verte su varie materie e consiste in una prova scritta ed una orale. La prova scritta è costituita da un quiz con domande scelte dalla commissione d’esame da una raccolta di domande predisposta e aggiornata pubblicata sul sito internet dell’Ufficio Caccia e Pesca riferite alle specie di fauna selvatica locale, al loro habitat e alle malattie più importanti, alla normativa vigente in materia di caccia, a nozioni sulle armi e munizioni da caccia e loro uso, e nozioni generali sulla tutela della natura e delle colture agricolo-forestali, sui cani da caccia e sulle tradizioni venatorie.

Nel corso della prova orale la commissione tiene conto delle conoscenze pratiche e dell’atteggiamento etico - venatorio del candidato. Il candidato deve inoltre dimostrare le sue conoscenze sul funzionamento e maneggio delle armi da caccia nonché su essenziali aspetti di sicurezza.

Vi è, quindi, la prova pratica di tiro che viene svolta presso un poligono giudicato idoneo dalla commissione d’esame.

È necessario,altresì, frequentare un tirocinio di pratica venatoria oppure in alternativa un corso per neo-cacciatori. Nel tirocinio di pratica venatoria sostenuto in Alto Adige rientrano le uscite in riserva e di caccia, la collaborazione nel miglioramento degli habitat e in misure a favore della fauna selvatica, la collaborazione nell’attuazione di provvedimenti di prevenzione dei danni da fauna selvatica, nella costruzione di impianti in riserva, nell’utilizzazione di fauna selvatica, nella cura delle armi da caccia, nonché nella preparazione o conduzione di eventi di pubblico interesse nel settore della caccia.

I candidati presentatisi all’esame venatorio quest’anno sono stati 390, dei quali 284 hanno superato l’esame teorico,245 il quiz, 211 l’esame orale. La provapraticadi tiro è stata superata da 71 candidati rispetto ai 106 presentatisi.

In 56 hanno frequentato il corso per neo-cacciatori, mentre 68 hanno effettuato il tirocinio di pratica venatoria.

In Alto Adige sono 6.054 i cacciatori attivi, dei quali il 5 per cento sono donne. Il numero dei cacciatori è in crescita costante. A loro disposizione vi sono 145 riserve di caccia; a queste si aggiungono 51 riserve private.

SA