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Disposta la tutela per il biotopo di orchidee Rohrach

L'area dislocata al confine fra i comuni di S. Candido e Dobbiaco, tra la statale e la ferrovia, è stata vincolata come biotopo dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore all'Ambiente Michl Laimer. Un provvedimento importante per tutelare le 16 specie di orchidee che vi dimorano.

La più grande area di dimora di orchidee su tutto il territorio altoatesino è stata posta sotto tutela. Si tratta di una zona di 2,3 ettari dislocata al confine fra i comuni di Dobbiaco e di S.Candido, tra la strada statale e la ferrovia: con due diverse delibere approvate su iniziativa dell'assessore all'Ambiente Michl Laimer (nelle sedute del 30 giugno e del 7 luglio), la Giunta provinciale ha imposto il vincolo di biotopo ad una zona unica, in tutta la provincia, per varietà di specie di questo bellissimo fiore.

Sono ben 16, infatti, le varietà di orchidee presenti nel biotopo: fra esse, anche alcune fortemente minacciate, come la "pianella della Madonna". Inoltre, l'area rappresenta anche un corridoio naturale molto pregiato nel paesaggio uniforme del fondovalle. Il vincolo diverrà effettivo con la pubblicazione della delibera sul Bollettino della Regione, dopodiché l'Ufficio provinciale Ecologia del paesaggio provvederà a sistemare la cartellonistica identificativa della zona tutelata. Lo stesso Ufficio si è già attivato per pulire l'area, che appartiene alle Ferrovie dello Stato, dai rifiuti, e delimitarla con una serie di siepi.


"La messa sotto tutela", commenta l'assessore all'Ambiente Michl Laimer, "garantisce il mantenimento di questo ambiente unico". "Obiettivo primario di questo atto", aggiunge il direttore dell'Ufficio Ecologia del paesaggio, Martin Schweiggl, "è la conservazione delle specie di orchidee che rischiano l'estinzione e del loro habitat: per questo motivo, la presenza del biotopo non sarà pubblicizzata come attrazione turistica". La presenza di numerose specie di orchidee è dovuta, secondo la biologa dello stesso Ufficio provinciale Maria Luise Kiem, alla ricchezza e varietà di habitat presenti: in una zona così limitata ci sono infatti ambienti umidi e secchi, ombreggiati e soleggiati, bosco, piante alte, aree libere. A ciò si aggiunge l'ampia varietà mineraria del terreno.


Il procedimento di messa sotto tutela era stato avviato circa un anno fa dalla IIa Commissione provinciale per la Tutela del Paesaggio, alla quale era stato sottoposto un progetto per il deposito di 20.000 metri cubi di materiale di scavo in un avvallamento del terreno, con la trasformazione dell'area naturale in prato intensivo. In seguito alle proteste di Naturschutzverband e Heimatschutzverband, tuttavia, tale progetto non era stato accolto ed anzi, il 5 settembre scorso la Ima Commissione per la tutela del paesaggio aveva messo sotto tutela l'area Rohrach, approvando anche le relative modifiche dei Piani paesaggistici dei Comuni di S.Candido e Dobbiaco. A questa decisione si è rifatta la Giunta provinciale con le due recenti delibere.

MC