News & Events

Esperti allo studio di flora e fauna lungo l'Adige

Quattordici studiosi di biologia e scienze naturali, provenienti dall'Italia e dall'Estero, sono al lavoro lungo l'Adige, tra Merano e Salorno, per analizzare gli habitat scelti da piante ed animali. Il progetto "Adige Ambiente naturale", il cui completamento costerà circa 60 mila euro, è coordinato dall'Azienda speciale Bacini montani, dal Museo provinciale di Scienze naturali e dalla Ripartizione provinciale Natura e paesaggio.

 

Di notte scrutano con speciali lampade a raggi UV le farfalle, e riprendono i pipistrelli con attrezzature ad ultrasuoni, di giorno si muovono con congegni elettrici e volumi di identificazione delle specie: quattordici esperti, italiani e stranieri, sono impegnati in un’indagine conoscitiva e di rilevamento lungo l’Adige. La ricerca ha come oggetto lo studio dell’ambiente di vita di animali e piante nel tratto del fiume compreso fra Merano e Salorno.

Già da un anno, l’Azienda speciale Bacini montani della Provincia, il Museo di Scienze naturali e la Ripartizione Natura e paesaggio sono impegnati nel coordinamento e nel finanziamento del progetto “Adige Ambiente di vita – Lebensraum Etsch”. Le indagini, coordinate dai biologi Willgis Gallmetzer (Azienda speciale), Vito Zingerle (Museo) e Maria Luise Kiem (Ripartizione provinciale) sono indirizzate al rilevamento delle specie che hanno fatto del fiume e delle sue sponde il loro habitat. “Con questo progetto”, spiega Gallmetzer, “vogliamo documentare in modo preciso e dettagliato la presenza di piante ed animali: a questo proposito, i risultati delle indagini condotte dagli esperti vengono inserite nella banca dati del Museo di Scienze naturali”. Si tratta di una grande raccolta di informazioni sulle caratteristiche, i numeri, le abitudini delle numerose specie animali e vegetali altoatesine. Come rivela Zingerle, “per il Museo questa ricerca ha particolare importanza, dato che la conoscenza di piante ed animali che abitano l’asse dell’Adige è ancora molto limitata”. I risultati dell’indagine verranno pubblicati, in primavera, anche dalla rivista del Museo provinciale “Gredleriana – Acta biologica”.

La ricerca, la cui realizzazione costa circa 60.000 euro, non si limita ad indagare l’area del fiume, ma si estende anche a canneti, prati aridi, ed alle isole di ghiaia dentro l’Adige. Qui trovano riparo e nutrimento numerosissime specie animali, come cavallette, formiche, ragni, uccelli, pesci, pipistrelli e farfalle: proprio di recente, nella zona di Vadena, i ricercatori hanno identificato in una sola notte ben 120 specie di questi insetti.

Gli esiti dell’indagine saranno particolarmente importanti anche per gli uomini dell’Azienda speciale Bacini montani: “Quando saranno a disposizione i dati definitivi”, conclude infatti il direttore sostituto della Ripartizione Opere idrauliche, Hanspeter Staffler, “saremo in grado di porre particolare attenzione, nello svolgimento del nostro lavoro, alle zone rivelatesi habitat importanti per piante ed animali: in questo modo, sarà possibile tutelare, conservare e migliorare le aree di presenza di specie da proteggere”.

 

MC