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Sull'Isarco a Colle Isarco prosegue la messa in sicurezza dell’abitato
Prosegue la sistemazione del fiume Isarco nel tratto a Colle Isarco. Saranno sistemate le due sponde tra l’inizio del tratto intubato ed il ponte a valle dell’Ossario verso monte. Garantita maggiore sicurezza all'abitato. Interventi per 500mila Euro.
I lavori del terzo lotto, il cui progetto è stato predisposto da Alexander Pramstaller direttore dell'Ufficio Sistemazione Bacini montani Nord dell'Agenzia provinciale per la Protezione Civile, interessano un tratto di circa 160 metri e consistono in un ulteriore proseguimento degli interventi in prevalenza sulla riva orograficamente sinistra verso monte e con la sistemazione delle due sponde tra la zona dell'Hotel Nußbaumer fino all'altezza dell’ossario dove prende il via il tratto intubato. Il letto del fiume Isarco sarà ampliato sul lato orograficamente sinistro al fine di creare più spazio per un eventuale evento di piena.
Si tratta di un ulteriore intervento di un progetto complessivo stilato dall'Ufficio Sistemazione Bacini montani Nord dell'Agenzia provinciale per la Protezione Civile. L'obiettivo è quello di porre in sicurezza l'abitato di Colle Isarco in caso di eventi meteorologici. prevedeva una serie di interventi, dal rifacimento di muri spondali, all'allargamento della sezione di deflusso e la posa di un selciato di fondo.
Il fiume Isarco per anni con le sue piene aveva tenuto in apprensione gli abitanti di Colle Isarco. Grazie agli interventi già eseguiti e ai nuovi che partono in questi giorni, come spiega Rudolf Pollinger direttore dell'Agenzia provinciale per la Protezione Civile sarà garantita maggiore sicurezza all'abitato.
I lavori del primo lotto, iniziati nell’autunno 2013 si erano concentrati nel tratto a ridosso del ponte sulla strada statale del Brennero SS12 per poi proseguire verso monte nel 2014. Un successivo lotto nel 2015 completava la sistemazione dell’alveo dell’Isarco nel tratto compreso tra il ponticello a valle dell’albergo Nussbaumer e l’inizio del tratto intubato. Entrambi i progetti presentavano notevoli difficoltà esecutive a causa delle abitazioni che sorgono a diretto contatto con il corso d’acqua. Il secondo lotto in particolare prevedeva lavori in sotterranea con il contestuale problema della deviazione delle acque e di stabilità degli edifici attigui. Sfruttando i mesi invernali ed il conseguente scarso deflusso delle acque i lavori sono stati ultimati prima dell’inizio della stagione estiva.
SA
