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Parco dello Stelvio, entro fine anno le cinque zone di conservazione

Verrà completata entro fine 2016 la trasformazione dei 5 siti Natura 2000, al Parco dello Stelvio: diventeranno zone speciali di conservazione.

Zone speciali di conservazione nel Parco nazionale dello Stelvio, l'incontro fra l'assessore Theiner e i sindaci della zona (Foto LPA/fp)

Si sta concludendo l'iter procedurale previsto dall'Unione Europa per la trasformazione dei siti Natura 2000 da "siti di importanza comunitaria" a "zone speciali di conservazioni". Per le prime 35 aree il percorso si era concluso lo scorso 14 giugno con il via libera della Giunta provinciale, ora si tratta di completare l'operazione anche per quanto riguarda gli ultimi 5 siti, che ricadono all'interno della parte altoatesina del Parco nazionale dello Stelvio. A questo scopo, l'assessore Richard Theiner ha incontrato i sindaci della zona, accompagnato nell'occasione dal direttore della Ripartizione natura, paesaggio e sviluppo del territorio, Anton Aschbacher, da Joachim Mulser dell'Ufficio ecologia del paesaggio, nonchè dal direttore dell'Ufficio Parco nazionale dello Stelvio, Hans Peter Gunsch, e dal direttore del Consorzio Parco nazionale dello Stelvio, Wolfgang Platter.

"La trasformazione delle ultime cinque aree - ha spiegato Theiner - dovrebbe essere completata entro la fine del 2016. Si tratta di un passaggio fondamentale, non solo perchè in questo modo rispettiamo i termini stabiliti dalla UE e dunque evitiamo di incorrere in sanzioni, ma anche perchè poniamo le basi giuridiche per dare il via alle misure di valorizzazione e conservazione". Si tratta, in sostanza, di una serie di disposizioni contenute nei piani di gestione già approvati per i parchi naturali e per i biotopi, discusse e definite nei mesi scorsi assieme ai Comuni e ai gruppi di interesse.

Tutta la vicenda nasce dalla direttiva europea su flora e fauna: per tutelare specie e spazi di vita di importanza comunitaria, infatti, gli Stati membri sono stati chiamati in un primo momento a designare i siti di tutela Natura 2000 (Siti di importanza comunitaria-SIC), e successivamente a trasformarli in Zone speciali di conservazione (ZSC). Per quanto riguarda l’Alto Adige, si tratta di 40 zone per un totale di 150mila ettari, circa il 20% dell’intera superficie territoriale. La tempistica relativa al completamento dell’iter Natura 2000, però, in Italia non è stata rispettata, e di conseguenza la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato.

"Per questa ragione – ha sottolineato l’assessore Richard Theiner - Roma ha prescritto a Regioni e Province autonome di eseguire nel più breve tempo possibile la trasformazione dei siti Natura 2000". I primi 35 siti, come detto, hanno già completato questa operazione grazie alla delibera approvata poco più di un mese fa dalla Giunta provinciale, mentre per quanto riguarda le zone che ricadono all'interno del Parco nazionale dello Stelvio è stata necessaria una proroga alla luce del recente passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia di Bolzano.

mb