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Approvato dal Comitato VIA il progetto preliminare del tunnel di base del Brennero

Il Comitato competente per la Valutazione di Impatto Ambientale ha dato giudizio positivo sia sul progetto della galleria (Fortezza – Innsbruck) che su quello relativo al tratto di collegamento Salorno – Fortezza. La valutazione, corredata da una serie di condizioni poste dai membri del Comitato, sarà trasmessa ora alla Giunta provinciale ed inviata a Roma.

Ci sono volute cinque sedute, ma finalmente il Comitato VIA è riuscito a concludere l’impegnativa analisi dei progetti preliminari relativi al tunnel di base del Brennero ed al tratto ferroviario di collegamento. Questa mattina, infatti, l’organo presieduto da Walter Huber ha approvato definitivamente i progetti, concludendo l’analisi dei rilievi pervenuti da Comuni, enti e privati, ed aggiungendo però numerose condizioni, indispensabili per preservare l’ambiente.

A cominciare dal tratto nel comune di Brennero, dove il Comitato si è espresso per un tracciato diverso rispetto a quello inserito nel progetto. A causa della situazione idrogeologica, infatti, circa quattro km a sud del Brennero la galleria dovrà essere spostata verso est: il punto esatto del tracciato, e la posizione degli accessi laterali, saranno stabiliti in seguito ad apposite indagini geologiche, già programmate. Il Comitato propone anche, a questo proposito, che tali accessi siano posizionati diversamente, rispetto al progetto, presso Val di Vizze, e questo sempre per ragioni geologiche. Per la deposizione del materiale di scavo, poi, non si dovrà utilizzare la discarica di Caminata, bensì quella più grande di Prati di Val di Vizze, che dovrà essere ingrandita di 11 ettari. La prevista circonvallazione di Prati, secondo il Comitato, non dovrà essere realizzata, in quanto recherebbe un danno inutile all’ambiente circostante.

Per quanto riguarda il cantiere previsto a Mules, esso dovrà occupare una superficie inferiore a quella inserita nel progetto. I dormitori per gli operai e gli infopoints sull’opera dovranno quindi essere spostati verso Fortezza. Inoltre sarà da valutare se non sia più idoneo un diverso tracciato della galleria. A Fortezza, poi, sarà necessario uno spostamento della stazione ferroviaria verso il lato sud della montagna, con l’aggiunta di barriere antirumore lungo la ferrovia.

Analizzando il tratto in val di Riga (Comune di Varna), è stata poi suggerita una gestione unitaria dei depositi di materiale. Sarà infatti necessario coordinare e prevedere nel dettaglio quali imprese potranno scaricare quanto scavato. Il deposito potrà avvenire solo nell’area Hinterrigger, che sarà prima scavata in modo tale da ridurre l’altezza del deposito da 25 a 15 metri. In questa zona troveranno posto anche le stazioni di trasformazione elettrica.

Dovrà poi essere migliorato, dal punto di vista architettonico, il tratto di superamento dell’Isarco nella zona di accesso a Funes. L’operazione dovrà essere svolta tenendo conto anche della protezione dal rumore. Anche nel tratto di Ponte Gardena, inoltre, il Comitato ha previsto alcune variazioni al tracciato, così come misure particolari di difesa dal rumore per la vecchia e la nuova tratta ferroviaria: è stata richiesta l’elaborazione di un vero e proprio piano antirumore.

Un tracciato alternativo è stato proposto dal Comitato VIA anche per il tratto di Cardano, dove saranno necessari nuovi rilievi. Il tratto da Ponte Gardena a Cardano dovrebbe essere progettato contemporaneamente agli altri tracciati dentro e fuori dalla galleria, e questo vale anche per il futuro. Per la zona della Bassa atesina, infine, il Comitato ha richiesto almeno un progetto preventivo, dichiarandosi favorevole ad un tracciato sotterraneo.

Il progetto approvato sarà ora trasmesso alla Giunta provinciale ed inviato a Roma. Le condizioni poste dal Comitato saranno inserite in una versione riadattata del progetto, che tornerà poi all’esame del Comitato VIA.

MC