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Accademia Cusanus: sì ai lavori da Comitato cultura architettonica

Comitato cultura architettonica e paesaggio apprezza il progetto preliminare per la ristrutturazione del complesso Accademia Niccolò Cusanus a Bressanone.

Il Comitato cultura architettonica e paesaggio: Thomas Schraffl, Patrizia Major Schwienbacher, Matteo Scagnol, Adriano Oggiano, Sonja Gasparin, Waltraud Kofler Engl, Franz Kripp, Armando Ruinelli, Sergio Pascolo, Peter Brunner, Giorgio Cappellato, Sa

Il complesso diocesano dell’Accademia Niccolò Cusanus a Bressanone, utilizzato in prevalenza quale centro di formazione per adulti, necessita di una serie di interventi di ristrutturazione e ampliamento per adeguarlo alle nuove esigenze. L’edificio, infatti, continuerà a essere utilizzato per la formazione e necessita di nuove aule seminariali, di stanze da letto più moderne. Inoltre dovranno essere eliminate le barriere architettoniche e adeguati gli impianti alle norme antincendio. Pur non essendo direttamente sotto tutela artistica, realizzato negli anni Sessanta su progetto dell’architetto Othmar Barth presenta un’architettura particolare, degna di considerazione ed è tutelato nell’ambito dell’insieme “Priesterseminar”.

In vista dei lavori, il Comitato provinciale per la cultura architettonica e il paesaggio è stato invitato dalla direttrice dell’accademia Patrizia Major Schwienbacher e dall’architetto Matteo Scagnol dello studio MoDus Architects di Bressanone, vincitore fra gli studi invitati alla progettazione, alla presentazione del progetto preliminare, tenutasi martedì 3 ottobre.

Il Comitato dopo la prima visione progettuale condivide le modalità architettoniche rispettose esprimendosi a favore del previsto ampliamento e ristrutturazione. Nell’ambito del prossimo incontro, fissato per il 20 novembre, saranno analizzati i dettagli e gli aspetti legati ai materiali.

Tra gli interventi più rilevanti indicati dal progetto la realizzazione di una nuova costruzione di piccole dimensioni, un padiglione multiuso nel cortile interno, che ben si inserisce nell’insieme del complesso e lascia ancora libera una grande superficie verde. Grazie al padiglione viene valorizzato l’accesso a piedi al centro cittadino. Al pianterreno è previsto un’asse principale di movimentazione che conduce in linea retta dall’ingresso fino alla zona di refezione e che ottimizza l’orientamento all’interno dell’edificio. L’ambito dell’ingresso viene allargato in modo tale che il piano ottiene molta luce naturale.

 

 

SA

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