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Impianto per il trattamento dei rifiuti a Cortaccia, progetto respinto

Facendo proprio il parere negativo del Comitato ambientale, la Giunta respinge il progetto per un impianto di trattamento termico rifiuti a Cortaccia.

Il progetto per la costruzione di un impianto di trattamento termico di rifiuti nel comune di Cortaccia sulla Strada del Vino, sottoposto a valutazione di impatto ambientale, dopo il parere negativo del Comitato ambientale, è stato respinto all'unanimità dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore Richard Theiner. Questa mattina (31 luglio), l'esecutivo ha sposato appieno le valutazioni negative espresse dal Comitato ambientale in merito al progetto presentato dalla ditta PA-Holding. L’impianto di trattamento termico era dimensionato per 95.000 tonnellate all’anno di rifiuti speciali non pericolosi, fatto che ,secondo il Comitato ambientale, contrasterebbe con il piano gestione rifiuti speciali della Provincia. Secondo l'analisi dell'Ufficio gestione rifiuti questa tipologia di rifiuti ammonta a circa 40.000 tonnellate nel 2016 e a circa 30.000 tonnellate nel 2017. Il piano prevede il trattamento di una quantità di rifiuti di questa tipologia tra le 23.00 e 28.000 tonnellate all’anno, preferibilmente nel termovalorizzatore di Bolzano. "In tal modo per la Provincia non sussisterebbe la necessità di approvare la realizzazione di un altro impianto che per la capacità di 95.000 tonnellate all'anno tratterebbe solo una parte di rifiuti originati in territorio altoatesino, un aspetto in contrasto con il principio di prossimità", ha spiegato Theiner.

"Secondo i dati di progetto, inoltre, si può stimare che l’impianto emetterà circa 32 tonnellate all’anno di ossidi di azoto - ha aggiunto l'assessore - che porterebbero ad un aumento delle emissioni in Bassa Atesina di ossidi di azoto del 3% e, inoltre, a seconda dei rifiuti trattati, si stima un aumento delle emissioni di biossidi di carbonio CO2 superiore al 10%". Il progetto prevedeva, altresì, la reintroduzione delle scorie nel processo di gassificazione, in contrasto con la normativa provinciale che vieta di miscelare rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi. Un altro aspetto è che non risulterebbe possibile recuperare una parte notevole dell’energia termica prodotta non essendoci in zona potenziali utilizzatori adeguati. Altri aspetti negativi sono riferiti all'inquinamento acustico, alla vicinanza del parco naturale Monte Corno e alla tutela dell'ambiente. Il complesso degli impianti previsti avrebbe un considerevole impatto paesaggistico sul profilo trasversale della valle dell’Adige.

L'assessore Theiner ricorda, inoltre, che "il piano urbanistico del Comune prevede che nella zona produttiva "Via dell'Adige" sia escluso l’insediamento di impianti con attività di raccolta, lavorazione, trasformazione e incenerimento di rifiuti, difficilmente compatibili con altre attività". Sono state presentate 20 osservazioni scritte negative nel periodo previsto per legge, e molti pareri negativi sono stati espressi in occasione dell'audizione pubblica.

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