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Energia da fonti rinnovabili, non accolte le richieste altoatesine

Aiuti alla produzione di energia da fonti rinnovabili, Theiner: "Posizione negativa del governo verso l'idroelettrico, chiesta nuova trattazione".

Modificare alcuni punti del decreto FER1 riferito all'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ritenuti importanti al fine di garantire la sostenibilità ambientale ed economica degli impianti situati in territorio altoatesino. Questo l'obiettivo della Provincia di Bolzano ribadito nel corso della seduta della Commissione energia della Conferenza Stato-Regioni tenutosi nei giorni scorsi in videoconferenza. L’assessore provinciale all'energia Richard Theiner, ha ribadito le richieste formulate in sede di coordinamento tecnico ed ha espresso nuovamente le proprie perplessità in merito ai 3 punti d’interesse altoatesino non accolti dal Ministero per lo sviluppo economico. Si tratta dell’accesso diretto a incentivi fino a 250 KW di potenza, dell’aumento della soglia di accesso alla tariffa omnicomprensiva da 100 a 250 KW e della rettifica verso l’alto delle tariffe incentivanti per l’idroelettrico. Come riferito nel corso della videoconferenza, nel testo del decreto restituito dal MISE dopo l’incontro tecnico è stato parzialmente accolto solo il secondo punto proposto dall’Alto Adige, ovvero l’aumento della soglia dell’accesso alla tariffa omnicomprensiva da 100 a 250 KW, mentre gli altri due non sono stati accettati. Le proposte altoatesine riformulate dall’assessore Theiner a livello politico non sono state sostenute dai rappresentanti delle altre Regioni e Province. Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti della Provincia di Trento, del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, Valle d’Aosta, Puglia, Lombardia, Umbria, Piemonte, Sardegna e Toscana.

Le preoccupazioni di Theiner

L’assessore Theiner ha espresso "preoccupazione per la posizione di chiusura negativa del governo nei confronti dell’idroelettrico, settore di assoluto rilievo per le regioni dell’arco alpino" e, a seguito del non accoglimento delle citate richieste, ha espresso perplessità e riserva in merito all’orientamento scelto dalla Conferenza Unificata. "Tali punti -  prosegue l’assessore - dovranno essere nuovamente riproposti e discussi separatamente nel corso del prossimo incontro". La discussione proseguirà nella seduta della Conferenza Stato Regioni che si terrà nei prossimi giorni. L’assessore auspica, inoltre, che "nella redazione del prossimo decreto FER siano coinvolti fin dal principio le Regioni e gli operatori di settore, in modo da portare avanti anche le esigenze del mondo idroelettrico, che in Provincia di Bolzano ricopre un ruolo fondamentale sia dal punto di vista economico che sociale".

Il decreto FER1

Il decreto FER1 fonti energetiche rinnovabili prevede il sostegno allo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con 7 bandi per il meccanismo di asta al ribasso e 7 bandi per i registri nel periodo 2019-2021, mentre non è previsto accesso diretto. Ai meccanismi di incentivazione tramite asta accedono i grandi impianti di potenza superiore a 1 Megawatt. Gli impianti di potenza inferiore a 1 MW, invece, accedono tramite appositi registri. Questa procedura si riferisce sia agli impianti di nuova costruzione di potenza inferiore a 1 Megawatt, che al loro potenziamento, qualora la differenza fra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW, nonché gli impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW. Il decreto segue la Comunicazione della Commissione europea che disciplina gli aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020 che indica le condizioni alle quali tali aiuti possano essere considerati compatibili con il mercato interno alla UE.

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