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La Giunta provinciale prende atto della bozza del Piano di Tutela delle Acque

Nella seduta del 28.12.2018, poco dopo le ferie natalizie, la Giunta Provinciale ha preso favorevolmente atto della bozza del Piano di Tutela delle Acque elaborata dalla Agenzia per l’ambiente, apprezzando le impostazioni date ed i dati elaborati.

Corso d'acqua naturale (Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima

Una prima bozza del Piano di Tutela delle Acque è dunque disponibile e a breve sarà completato. Il Piano risulta essere un importante strumento di tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica. Il Piano descrive le qualità naturalistiche e le sensibilità ecologiche dei singoli corpi idrici, le pressioni insistenti, il quadro giuridico e le eventuali misure da attuare. Per questo sono stati rilevati e analizzati dati per ogni singolo corpi idrico.

La bozza di Piano è costituita da 7 volumi e tre Allegati.
Nel primo volume sono stati tipizzati e identificati i corsi d’acqua, i laghi e le acque sotterranee secondo le normative europee (direttiva 2000/60/CE) e nazionali vigenti. Nello specifico si tratta di 430 corsi d’acqua, 8 laghi e 39 corpi idrici sotterranei.

Nel secondo volume viene descritta la gestione delle acque reflue in Alto Adige. Sono descritti tutti i 53 impianti di depurazione della provincia e vengono indicate le misure di ampliamento o di ristrutturazione da attuarsi con i relativi investimenti stimati.

Nel terzo volume è contenuta l’analisi della pressione, che descrive per ogni singolo corpo idrico tipizzato la pressione esercitata su di esso dagli utilizzi insistenti.

Il volume quarto è dedicato alla qualità chimica ed ecologica delle acque. Basandosi sulle metodologie previste dalle direttive di settore, sono stati determinati gli stati di qualità per singolo corpo idrico. I risultati dimostrano che 11 corpi idrici naturali e 8 corpi idrici fortemente modificati o artificiali (fossati di fondovalle) non raggiungono l’obiettivo di qualità prefissato. Per tali corpi idrici sono state fissate specifiche misure di tutela. Vengono descritte le reti di monitoraggio 2009 - 2014 e 2014 – 2019.

Corpi idrici ricadenti in aree protette o con designazione speciale, come le acque di balneazione, sono inseriti nel volume quinto, mentre nel volume sesto sono contemplate misure di tutela e di gestione finalizzate ad assicurare una tutela quali- e quantitativa della risorsa idrica. In particolare, in questo volume sono contenute misure atte a minimizzare l’inquinamento da fonte diffusa (nitrati e fitosanitari). Sono presenti anche aspetti come la gestione degli ambiti fluviali di fondovalle e dei fossati di fondovalle, aspetti relativi alla fascia riparia, criteri per il ripristino del continuum nei corsi d'acqua principali, linee guida per la gestione ittica ed utilizzi ricreativi.

Nell’ultimo volume sono fissati i quadri normativi.

Secondo quanto definito dalla Giunta provinciale, l’Ufficio Tutela acque procederà a completare il Piano di Tutela entro l’inizio della primavera. La bozza del Piano verrà tradotta nella seconda lingua provinciale e approvata dalla Giunta provinciale. Tale bozza sarà sottoposta all’iter approvativo del piano di settore secondo le disposizioni della legge urbanistica e della Valutazione ambientale strategica (VAS). Nell’ambito di queste procedure avviene anche la consultazione dell’opinione pubblica e dei gruppi d’interesse.

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